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M5S: 'I 'Vorrei ma non posso' sulla sanità di Latini e Pieroni in Regione e le parole senza i fatti'

6' di lettura 13/02/2014 - Non pretendiamo di avere una soluzione unica a problemi molto complessi, dove i sacrosanti diritti dei pazienti si incrociano con scelte politiche purtroppo basate sul colore politico dell’Amministrazione della città a cui salvare l’ospedale, e sulle note ristrettezze economiche (a proposito, chi ci ha portato in questa situazione economica in cui si arriva addirittura a tagliare il diritto alla salute dei cittadini?!?).

Anche perché (finora) noi del M5S siamo fuori da qualsiasi “stanza dei bottoni”, sia a livello comunale che regionale. Però ci piace partecipare, informarci e la memoria ce l’abbiamo buona. E’ chiaro a tutti che le scelte di questa riforma sanitaria hanno un nome ed un cognome precisi: nona legislatura della Regione Marche guidata da Gian Mario Spacca (PD), proveniente dal bacino elettorale di Fabriano.

E quando si fanno certe scelte, ci si deve assumere anche le responsabilità che ne derivano! Tagli lineari alla spesa sanitaria? Zone di serie A e zone di serie B nelle Marche? Se così lor signori hanno voluto devono però assumersi la responsabilità del conseguente deterioramento della qualità delle cure sanitarie di cui finirebbero per essere vittima sia i pazienti, sia i medici a cui potrebbero essere chiesti risarcimenti per errori commessi, che di “medico” avrebbero ben poco, derivando piuttosto dalla carente organizzazione e da un organico inadeguato. Gli esponenti dell’attuale classe politica dunque, devono assumersene la responsabilità senza gettare fumo negli occhi ai cittadini, come ha fatto più volte il Sindaco Simoncini quando ha dichiarato che i consiglieri Regionali della Valmusone Latini e Pieroni avrebbero votato contro questa riforma.

Atto primo dello psicodramma “civico”: “VORREI MA NON POSSO”: nel lontano 2011 entrambi hanno votato contro il Piano Sanitario Regionale 2012-2014 con eco mediatica come da copione. Storia passata. Cosa hanno fatto invece OGGI i nostri rappresentanti territoriali riguardo alla successiva riforma, quella attuale cosiddetta delle “Reti Cliniche”, voluta dalla Giunta Regionale Spacca-PD?!?! Quand’è che avrebbero votato NO?!

Atto secondo “VORREI MA NON POSSO”: da quello che si evince dai verbali del Consiglio Regionale è successo esattamente il contrario: - Legge Regionale N. 36 del 2013 “Sistema di emergenza sanitaria”, che prevede lo spostamento dell’autoambulanza medica da Osimo a Loreto durante la notte, diventata legge Regionale il 2 luglio 2013 del Consiglio Regionale Marche. Pieroni da verbale: “Il mio voto sarà FAVOREVOLE”. Latini, Politico con la “P” maiuscola: assente. Chi tace acconsente? Oppure è stata una scappatoia per non trovarsi nell’imbarazzante posizione di dover votare SI obbedendo agli ordini di scuderia della maggioranza in Regione, contro gli interessi degli osimani? -

Piano di ”Riordino delle reti cliniche” per ora approvato il 17 settembre 2013 solo dalla commissione Sanità di cui fa parte Pieroni in attesa di essere portato alla votazione in Consiglio Regionale (come conferma il nostro “baluardo” osimano in Regione in un post su Facebook del 5 gennaio). Voto di Pieroni in commissione: FAVOREVOLE! Aspettiamo davvero con ansia il primo “NO” a questa riforma in difesa dei diritti dei cittadini osimani e della Valmusone da parte di Latini e Pieroni, che poi però per coerenza politica dovrebbero uscire dalla maggioranza in Regione!

A parole tutti fanno i paladini dell’ospedale di Osimo. Ma sono i fatti che contano! Come i 200.000 euro promessi dall’Amministrazione Simoncini per ampliare il Pronto Soccorso con la creazione di un reparto di medicina d’urgenza (MURG). Lodevole iniziativa, però… Ci deve essere stato un fraintendimento, perché all’Ospedale di Osimo quei soldi non li hanno ancora visti. Sindaco: quando li tirerà fuori? E’ ancora troppo presto? Bisogna arrivare un po’ più vicini alle elezioni? Si ricordi che sulla salute dei cittadini non si specula! Il diritto alla salute non può aspettare!

A proposito candidato Pugnaloni, Lei che è più vicino di noi alla stanza dei bottini (ops, bottoni…), ricordi ai suoi compagni in Giunta Regionale che noi vogliamo il nuovo Ospedale di Rete, non soltanto il nuovo INRCA! Non ne ha bisogno solo Fabriano! Glielo dirà, si?!? Inoltre, perché accorpare un istituto per gli anziani con un Ospedale? Che cosa hanno a che fare le due cose insieme? A chi giova questa creatura ibrida, questo “OGM” della sanità? Non certo ai 100.000 cittadini della Valmusone che vorrebbero un vero ospedale di rete mantenendo ad esempio l’eccellenza del reparto di ostetricia osimano non previsto nell’attuale progetto del nuovo INRCA all’Aspio.

Vorrebbero veder sorgere un VERO ospedale di rete, baricentrico, magari a Castelfidardo (zona Acquaviva) dove gli abitanti dei comuni della Valmusone in caso di emergenza percorrono al massimo 9 km. E soltanto dopo l’apertura di questo nuovo ospedale vorrebbero veder trasformati i vecchi ospedali in case della salute dove si mantengono i servizi di base. In poche parole, una riforma sanitaria regionale dovrebbe essere fatta esclusivamente nell’interesse dei cittadini e del loro diritto alla salute, avendo come linea guida l’articolo 32 della Costituzione, razionalizzando le spese, potenziando l’assistenza sanitaria territoriale e mantenendo in periferia i Servizi di base, accentrando negli Ospedali di Rete equidistanti dai diversi Comuni i Servizi più complessi e centralizzando nei capoluoghi di provincia (o addirittura anche solo di Regione) i Servizi di complessità ancora più elevata, alleggerendo gli apparati amministrativi e sfruttando al massimo la connettività e le soluzioni tecniche ed informatiche, oggi disponibili, per agevolare lo scambio di informazioni tra i diversi attori di una rete sanitaria che in questo modo sarebbe veramente al servizio del cittadino.

Ma quanti interessi politico-elettorali bisogna calpestare per attuare una riforma così?!? Altro che “Ospedale della Provvidenza”, bis-consigliere Latini!!! Sia presente quando c’è da votare per tutelare gli interessi dei cittadini osimani in Regione! Prenda una posizione netta nei confronti di questa riforma e si assuma le conseguenze politiche delle sue scelte: lo sappiamo che da buon ex-democristiano Le piace stare con i piedi su più staffe, ma qui c’è da difendere CON I FATTI la salute dei cittadini osimani!

Ecco perché il Movimento 5 Stelle lavora con determinazione affinché i cittadini siano informati sulla situazione dell’Ospedale e su chi sta gestendo questa situazione con un occhio e mezzo alle prossime tornate elettorali amministrative di quest’anno e regionali del prossimo. E i cittadini possono scegliere per la loro salute piuttosto che delegare i partiti che in fatto di sanità hanno in mente tutto fuorché il bene della collettività. Non ci stancheremo di organizzare ulteriori incontri di approfondimento sulla situazione dell’ospedale di Osimo, sulle sue prospettive nel breve e nel lungo termine, aperte a tutti i cittadini che, come noi, vogliono aprire gli occhi, informarsi e decidere con la propria testa.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-02-2014 alle 17:54 sul giornale del 14 febbraio 2014 - 2263 letture

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