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I pentastellati osimani organizzano una colletta a favore di militanti No-Tav valsusini sotto processo

3' di lettura 10/02/2014 - Il Movimento No Tav sta subendo l’ennesimo abuso di potere per il solo fatto di difendere legittimamente il proprio territorio dalla forza devastatrice dalle grandi lobby delle costruzioni e dell’alta finanza, colluse con le organizzazioni criminali di stampo mafioso.

Nello specifico, questa volta tre militanti del movimento, tra cui Alberto Perino, uno dei leader storici, sono stati condannati in primo grado al pagamento di € 214.180,40 per risarcimento danni, a seguito di una “trappola” ordita dalla Digos, che, sebbene permise il presidio dell’area autoporto di Susa da parte dei No Tav, di contro venne avviata procedura giudiziaria civile per danno economico da parte dell’azienda Ltf, per non essere stata messa nelle condizioni di fare un sondaggio del terreno; sondaggio che non è stato mai più effettuato in seguito, per comprenderne l’inutilità.

Sebbene venga fatto ricorso a questa sentenza, il pagamento del risarcimento danni deve essere comunque effettuato, onde evitare che i tre imputati subiscano pignoramenti e ipoteche; per questo il Movimento 5 Stelle Osimo partecipa alla raccolta fondi per le spese legali a favore dei militanti No Tav, raggiungendo al momento la cifra di 500 euro. Chi volesse partecipare a questo gesto di solidarietà può recarsi presso la sede del Movimento 5 Stelle Osimo di via San Francesco, oppure sottoscrivere una donazione direttamente al: Conto Corrente Postale n.1004906838 IBAN: IT22L0760101000001004906838 intestato a Pietro Davy e Maria Chiara Cebrari.

Sull’alta velocità il Movimento 5 Stelle ha sempre condannato l’operazione in quanto:

INUTILE. In una valle dove esiste già una linea ferroviaria con un massimo del 50% trasportato rispetto alla capacità effettiva e in costante diminuzione da dieci anni;

COSTOSA. 22 miliardi a carico quasi completo dei contribuenti (anche il parziale finanziamento della UE deriva dai contributi che versiamo all’Europa;

DANNOSA. Il paesaggio valsusino verrebbe totalmente trasformato, con gravi danni all’equilibrio faunistico e vegetale.

Un tunnel di 52 km sventrerebbe una montagna ricca di amianto. Utile, invece, alle banche, alle imprese di costruzioni (in primis la Cmc, famosa cooperativa rossa di Ravenna), ai politici come Fassino e alla ‘Ndrangheta. Sono soltanto i mass-media che vogliono gettarci fumo negli occhi per non farci capire la vera realtà delle cose e cioè che lottare per la TAV è lottare contro qualsiasi forma di sfruttamento e logica predatoria che interessa anche i nostri piccoli paesi: la TAV al nord, il bitumificio a Passatempo, l’inceneritore a Castelraimondo, il rigassificatore a Falconara e a Portorecanati.

Lottare a fianco del Movimento No Tav significa difendere e tutelare il proprio territorio dalle forze predatrici e devastatrici che sulla distruzione dell’ambiente stanno accumulando profitti, consapevoli che sporchi mezzi come quelli messi in atto in Val di Susa verranno utilizzati in altri contesti territoriali di lotta per la salvaguardia dell’ambiente. A questi atti di arroganza verso il Movimento No Tav ora si aggiunge anche una richiesta di condanna a nove mesi di carcere per Beppe Grillo, da parte della Procura di Torino, per aver violato i sigilli della baita No Tav posta sotto sequestro.

Il disegno politico è chiarissimo, ovvero quello di azzittire l’opposizione sociale verso questo governo delle lobby affaristiche, attraverso strumenti giuridici che vietano l’esercizio del diritto di manifestazione del pensiero (articolo 21 della Costituzione). La Democrazia è in pericolo e, in nome della Democrazia, ciò non deve accadere!






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 10-02-2014 alle 23:58 sul giornale del 10 febbraio 2014 - 692 letture

In questo articolo si parla di politica, osimo, Movimento 5 Stelle, Movimento 5 Stelle Osimo

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