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La valorizzazione delle grotte ipogee dovrebbe cominciare da quelle sotto il collegio Campana

2' di lettura 06/02/2014 - Sono sempre ben venute le novità inerenti la cultura ed in particolare quelle che tendono a far conoscere la nostra città nella parte più ”sotteranea”. Voglio, però, richiamare l'attenzione dei proponenti su alcune priorità che andrebbero valutate e prese in considerazione.

Nel sottosuolo della nostra città ci sono chilometri di grotte, non tutte di grande interesse per i loro contenuti, ma alcune sono di una bellezza che difficilmente si riscontra in luoghi simili anche situati al di fuori di Osimo. Certo quello che si vuole portare all'attenzione con questo progetto è interessante ma ritengo che, se uno sforzo si debba fare, sia più interessante sotto ogni punto di vista, farlo per le grotte situate sotto il nobil Collegio Campana.

La loro bellezza è pari allo loro fragilità che sta rovinandole perché ormai in abbandono dato il costo per procedere alla loro manutenzione. Le ho fotografate nel 1969 e le ho rivisitate circa tre anni fa. La differenza della conservazione delle figure a mezzo rilievo è veramente notevole. Tutte le grotte che si estendono dal colle del Gomero, dove sorge il duomo fino a raggiungere quelle di P.za Dante, sono state scavate per prendere l'arenaria per costruite i sovrastanti palazzi e sono quasi tutte lisce o con qualche simbolo o stemma della famiglia proprietaria del palazzo, quelle del campana sono tutte con pareti raffiguranti simboli mitologici con figure di vario genere di una bellezza eccezionale.

Anche nelle grotte del campana sono raffigurati almeno quattro stemmi delle famiglie che l'hanno posseduto o dei loro consanguinei. Invito, quindi, le autorità competenti a studiare un piano di intervento magari con progetto che possa attingere ai fondi comunitari europei. E' limitativo, far “visitare “ le grotte del cantinone e quelle del palazzo Simonetti quando si potrebbe far visitare quelle sotto al palazzo Baleani-Bellini di via Sacramento da dove si può entrare e visitare grotte in buono stato di conservazione.

In un percorso più ampio si potrebbe prevedere la visita al frantoi di epoca romana di Montetorto che se ne sta li abbandonato mentre potrebbe essere un punto di interesse da abbinare un percorso che comprenda anche la visita del museo dei reperti archeologi ritrovati nelle necropoli picene nelle tombe di età enoelotica ritrovati nei molti siti osimani. Basterebbe organizzare “ il mese delle grotte antiche” o qualcosa di simile. avremmo visitatori da ogni parte visto l'interesse per questo tipo di turismo e visto che la nostra città è ricca di questa offerta. Lo so già come andrà a finire.. spero di no!


   

da Demetrio






Questo è un articolo pubblicato il 06-02-2014 alle 23:56 sul giornale del 07 febbraio 2014 - 795 letture

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