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Snoq Osimo: 'la nuova legge elettorale non mette al centro le pari opportunità'

2' di lettura 24/01/2014 - Non possiamo più attendere! Siamo preoccupate per le modalità e i toni con cui si sta affrontando il tema della riforma della legge elettorale, e ci pare che la discussione sia più incentrata sui vantaggi che le singole forze politiche trarrebbero nell’immediato dall’adozione di questo o quel sistema elettorale, più che dal reale interesse per il bene comune del Paese e dalla determinazione di scrivere regole che restituiscano ai cittadini e alle cittadine un vero potere di scelta.

Un segnale chiaro dell’insufficiente ascolto è la scarsa attenzione al tema della democrazia paritaria, da parte di quasi tutte le forze politiche L’ “Accordo di azione comune per la democrazia paritaria”, sottoscritto da oltre 50 Associazioni , e che da anni chiede di introdurre nelle disposizioni elettorali, norme di garanzia che favoriscano la elezione delle donne, indipendentemente dal sistema elettorale di riferimento sottolinea che: “Se nel nuovo Parlamento ci sono più donne tra gli eletti, ciò non è avvenuto grazie alla legge, ma malgrado la legge, per le scelte di alcune formazioni politiche di scegliere le candidature attraverso elezioni primarie, con l’uso della doppia preferenza, o designazioni on line.

La presenza di un maggior numero di elette ha influito sull’agenda del Parlamento e ha accresciuto l’attenzione sui problemi drammatici di cui oggi sono vittime le donne nel nostro paese: la disoccupazione, la precarietà, la disparità salariale, i licenziamenti per matrimonio o maternità, la mancanza di servizi per la famiglia, la violenza, il femminicidio, la distorsione dell’immagine femminile.


Anche per questo riteniamo indispensabile assicurare la presenza paritaria delle donne in Parlamento.” Siamo determinate a pretendere che nella legge siano indicate precise azioni per assicurare, quale che sia il sistema elettorale prescelto, norme che garantiscano una presenza paritaria delle donne . Chiediamo a tutte le forze politiche un’ assunzione di responsabilità per rendere finalmente compiuto il nostro sistema rappresentativo. Si tratta di una “emergenza” democratica : va trattata come tale. In caso contrario sarà una sconfitta che pagherà tutto il Paese, non solo le donne!






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-01-2014 alle 16:49 sul giornale del 25 gennaio 2014 - 473 letture

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