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Morte di Ubaldo Pierpaoli: il sindaco e l'amministrazione esprimono il loro cordoglio

2' di lettura 24/12/2013 - Il sindaco Steano Simoncini e l’Amministrazione Comunale esprimono il proprio cordoglio per la scomparsa di Ubaldo Pierpaoli, da tutti conosciuto come Baldì. “Un uomo che sapeva lavorare l'acciaio con la stessa leggiadria e felicità di un bambino quando plasma un panetto di das – ricorda il primo cittadino -

Energico e dolce allo stesso tempo ha insegnato a tante generazioni di osimani che sono stati nella sua bottega presso le Officine Pierpaoli i segreti ed il sapere del mestiere. Realizzò anche lo splendido monumento agli esuli del mondo all’incrocio dei Tre Archi. Ci ha lasciato uno degli ultimi interpreti veri dell'antico mestiere dell'artigiano della nostra terra ed un grande osimano”.

'Ci vuole tutta la vita per imparare a vivere, Baldì a modo suo in più occasioni ci ha indicato il cammino, l'amore verso la natura, l'amore verso il lavoro, ma sopratutto la sua disponibilità verso gli altri, cosa rara oggi – ricorda commosso il maestro Antonio Scarponi scompare una vera icona dell'osimanità. Baldì fu l'esecutore di tante sculture che oggi campeggiano nelle nostre strade, aprì la prima discoteca negli anni 60 il Blady Mary, fece le lanterne dei saccò per il venerdì santo, il restauro della fontana di piazza e tante altre cose ancora. Gli osimani dicevano di lui "manda l'acqua per din su" plasmava il ferro come la cera e se c'erano saldature impossibili lui le faceva. A Sarnano a 1500 mt d'altezza installò persino un grande cristo in ferro”.

'Baldì” per gli amici, e sono una piccola folla - ricorda l’artista internazionale Ulrico Montefiore cittadino onorario di Osimo - Gli amici, intendo. Come me sconcertati da un evento che ha dell’assurdo: una quercia insolitamente rigogliosa abbattuta dal noto morbo silente e assai velenoso. Questo l’aspetto ironico. Perché Ubaldo è stato fra noi come il simbolo della prestanza fisica, dotato di pertinacia e generosità, portatore di ragguardevole vitalità interiore. Come ogni anno, in primavera mi porterò a Osimo; temo che la città apparirà ai miei sensi come svuotata di un qualche significato cruciale”. La città piange un vero maestro di vita.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-12-2013 alle 15:59 sul giornale del 27 dicembre 2013 - 2252 letture

In questo articolo si parla di attualità, osimo, Comune di Osimo

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