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Edilizia: è finanziaria la soluzione che può smaltire l'invenduto in città

4' di lettura 13/10/2013 - Il mondo dell'edilizia italiana non ha mai conosciuto anni peggiori di questi. Ormai è un dato di fatto. Il territorio che, ormai, sta perdendo l'intera filiera produttiva, dal marmo al legno, dai laterizi ai manufatti in cemento è in sofferenza.

C’è stato un calo di lavoratori mai visto prima. Il settore delle costruzioni è ormai "allo stremo": poco meno di 62.000 imprese si sono fermate nel 2012 e circa 81.000 addetti sono andati a casa. Come se un medio comune italiano 'chiudesse' i battenti. Sono crollate infatti le compravendite immobiliari. Se dalle imprese si passa alle famiglie, la situazione non migliora. Nel nostro comune ad esempio nel 2008 il numero di permessi a costruire erano 252 contro 163 del 2012 pari ad un calo del 36%. Altro che “casa, dolce casa”. Il costo dei mutui, rileva Confartigianato, nel nostro Paese sono più cari rispetto alla media europea.

Diminuiscono quindi le case vendute, ma anche il loro valore: a settembre 2012 i prezzi sono calati del 5,4% rispetto all'anno precedente. Di fronte a una situazione che rischia di rasentare la drammaticità se non fosse che nel nostro territorio molti imprenditori hanno preferito ricorrere ai propri risparmi personali per evitare la chiusura o di mandare in cassaintegrazione i dipendenti, l’Amministrazione Comunale sotto la spinta dell’assessore all’urbanistica Giancarlo Alessandrini ha promosso l’incontro informativo Rent Family House. Un’iniziativa finalizzata ad agevolare l’acquisto degli immobili invenduti nel territorio comunale.

La progressiva espansione e differenziazione della domanda abitativa e l'insufficienza di risorse private (difficoltà di accesso al credito) rendono ormai necessaria l'individuazione di strumenti che consentano la ricerca di soluzioni anche nell'ambito del libero mercato della casa, favorendo un incontro tra domanda e offerta nel mercato privato della locazione. Il progetto vuole rappresentare un’opportunità soprattutto per le giovani coppie. In sintesi consiste nell’istituire un rapporto sinergico fra acquirenti, imprenditori e istituti bancari con una formula di affitto, previo riscatto finale, ove le risorse economiche vengono salvaguardate da pertinente copertura assicurativa. Con “Rent family house” si cercherà di garantire il diritto alla casa ai soggetti che non sono in grado di accedere al libero mercato.

L’idea della Compagnia Immobiliare SpA ed Unifinanza SpA è di sbloccare la situazione puntando sulla conoscenza e esperienza maturata in oltre 10 anni di attività nel settore finanziario e creditizio ed in particolare nella specializzazione di garanzie e fidejussioni, con particolare propensione agli immobili da costruire o costruiti ma, rimasti invenduti. Rent Family House presentato in sala maggiore ad una folta platea di imprenditori, direttori di banca e famiglie ha lo scopo di utilizzare i beni immobili, rimasti invenduti, a seguito della sopraggiunta crisi del mercato immobiliare attraverso un project finance creato su misura per l'impresa edile, per il futuro acquirente e la parte mutuataria. Un mix di interventi che mette comode le parti in causa che possono, tutti, beneficiare di questa iniziativa:

L’impresa smobilizza gli immobili e viene garantita sugli aspetti di insolvenza. Il single o la famiglia può acquisire la prima casa attraverso un piano finanziario assistito da adeguate garanzie senza accedere immediatamente al mutuo e con la possibilità di vedersi stornati gli affitti pagati sull’importo del prezzo dell’immobile in caso di acquisto. Inoltre avere una copertura sulle rate di mutuo con il pagamento anticipato delle ultime rate.

La banca mutuataria invece viene garantita con depositi reali fino al 50% del prezzo dell’immobile. “L’incontro – ha ricordato l’assessore Alessandrini – ha avuto un semplice risvolto informativo, poi si vedrà se Rent Family House avrà un futuro anche nel nostro territorio. In altri comuni ha avuto successo, il nostro impegno comunque è di aiutare le nostre imprese e famiglie in questo momento così difficile, se l’edilizia riparte o vende l’invenduto riesce a respirare e così la nostra economia, se poi anche le giovani coppie riescono ad avere una casa restituiamo serenità a tutta la cittadinanza”.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-10-2013 alle 17:28 sul giornale del 14 ottobre 2013 - 2262 letture

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