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Castelfidardo: divieto di caccia nella Selva. Lo ha stabilito la Provincia

3' di lettura 09/08/2013 - Divieto di caccia in località Montoro Selva. O meglio, riportando più esattamente il dispositivo del provvedimento con cui la Provincia l’ha deliberato, “autorizzazione alla sottrazione di un fondo alla gestione programmata della caccia in attuazione del piano faunistico venatorio provinciale 2012-2017”.

Si evita così la convivenza fra le attività culturali, didattiche e turistiche proposte in maniera crescente negli ultimi anni valorizzando il patrimonio storico e ambientale del sito e quelle di tutt’altro genere. 'L’aver messo a disposizione della collettività il territorio della Selva ed i campi agricoli per passeggiate a piedi, in bici ed a cavallo, ci ha obbligati a prendere serie precauzioni', spiega Eugenio Paoloni, presidente della Fondazione Ferretti, proprietaria dal 1999 dei due terzi del fitto bosco e dei capi agricoli a conduzione biologica e promotrice di numerose iniziative.

Nel rispetto delle norme di tutela della comunità europea sono stati riattivati nel tempo gli antichi sentieri dei boscaioli, eliminati gli alberi pericolanti e realizzata la strada antincendio perimetrale. Da oltre vent’anni, in collaborazione di Italia Nostra, Comune e le scuole della città, si procede sistematicamente alla pulizia dei rifiuti che vengono abbandonati lungo i sentieri, in collaborazione con l’Istituto Ornitologico di Bologna vengono installati nidi artificiali per agevolare il ripopolamento degli animali, mentre con l’Università e la Provincia si sta procedendo alla valutazione di un piano di gestione forestale.

'Sotto il profilo dell’esercizio venatorio nel bosco, per il quale ricevevamo numerosissime lamentele da quanti passeggiando sentivano gli spari, essendo un’autorizzazione provinciale poco potevamo fare – dice Paoloni -. In varie occasioni il mondo ambientalista e la Fondazione Ferretti hanno rappresentato la preoccupazione per possibili incidenti e la incongruenza tra le numerose leggi di tutela poste sul bosco da regione e comunità europea con la coesistenza della caccia'.

Comprendendo tale problematica con determina del dirigente n.151/2013 nel Comune di Castelfidardo - località Monte Oro Selva, la Provincia di Ancona ha emanato il divieto di caccia alla Selva e campi agricoli adiacenti a conduzione biologica ed autorizzato l’apposizione delle relative tabelle conformi a quanto stabilito dalla D.G.R. n. 315 del 05-02-1996 che saranno messe in opera quanto prima.

LA SELVA DI CASTELFIDARDO è un raro biotopo naturale e preistorico al centro dei nove Comuni dell’area della battaglia di Castelfidardo; per le sue peculiarità vegetative e ricchezza di biodiversità è stata inserita tra le aree floristiche protette della regione Marche nel 1974 e nel 2000 tra le aree S.I.C. d’Europa (Sito d’Interesse Comunitario). Fu anche determinante per la soluzione di una fase della battaglia di Castelfidardo il 18 settembre 1860 e per questa ragione è stata inserita tra le sale esterne del museo risorgimentale della città. Con la costituzione della Fondazione Ferretti del 1999, dal 2001 la Regione Marche vi ha istituito il CEA Selva di Castelfidardo, un centro di educazione ambientale d’eccellenza per le numerosissime attività svolte in favore della popolazione scolastica, turisti, conservazione del territorio e delle antiche tradizioni, ricerche scientifiche in collaborazione con Università, Soprintendenze, Provincia e Regione.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 09-08-2013 alle 17:16 sul giornale del 10 agosto 2013 - 1094 letture

In questo articolo si parla di attualità, castelfidardo, Comune di Castelfidardo

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