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Primi risultati del sondaggio on-line di M5S sulla sanità osimana. I cittadini sono preoccupati

Ospedale di Osimo 5' di lettura 05/08/2013 - Proprio in questi giorni si stanno definendo gli ultimi dettagli sulla riorganizzazione delle reti cliniche è utile quindi adesso più che mai capire cosa si aspettano i cittadini dal nostro Sistema Sanitario Regionale, in ambito di diritto alla salute.

Qui di seguito pubblichiamo i risultati dell’iniziativa promossa ad Aprile di quest’anno dal M5S, in cui attraverso la compilazione on-line (www.osimo5stelle.it) e cartacea di un questionario, il M5S ha raccolto il punto di vista dei cittadini sulle questioni della sanità di Osimo. Elaborazione Dati Età media del campione è di 44 anni Distribuzione della professione del campione Reparti più frequentati

PRONTO SOCCORSO

Il 94% del campione ha usufruito almeno una volta del Pronto Soccorso. La maggior parte giudica buono/accettabile il pronto soccorso ed anche in questo caso la maggior parte giudica negativamente la chiusura. Alla richiesta di motivare il giudizio sulla chiusura 73% ha ritenuto dover spiegare il suo parere.

La maggior parte dei cittadini che sono andati almeno una volta al Pronto Soccorso ritengono che chiudere questo servizio determinerà disagio per la popolazione osimana, soprattutto gli anziani saranno penalizzati negli spostamenti per raggiungere le altre strutture (40% vede negativamente la distanza con gli ospedali limitrofi), probabilmente anche in relazione al fatto che è stato spostato il servizio ambulanza da Osimo a Loreto.

Il 27% ritiene che la perdita dell’ospedale ridurrà i servizi sanitari ai cittadini che ne avranno bisogno, ed il 6% è preoccupato dell’inevitabile allungarsi dei tempi di attesa e del relativo sovraffollamento delle strutture limitrofe. Tra coloro che ritengono positiva la chiusura dell’ospedale la motivazione principale (21%) è che le risorse risparmiate potranno essere reinvestite per migliorare i servizi di pronto soccorso. Il 6% non ha mai usufruito del servizio.

GINECOLOGIA/OSTETRICIA

Il 43% del campione ha usufruito di almeno uno dei servizi offerti dal reparto (ricovero, ambulatorio, esami strumentali). Ovviamente la maggior parte di coloro che hanno usufruito del servizio giudicano negativamente la sua chiusura. Ai cittadini è stato inoltre chiesto di motivare il giudizio sulla chiusura. La maggior parte dei cittadini che hanno usufruito del reparto ritengono che chiudere la struttura nel comune di Osimo porterà ad una maggiore difficoltà a raggiungere altre strutture (35% vede negativamente la distanza degli ospedali limitrofi), il 22% è preoccupato dell’inevitabile allungarsi dei tempi di attesa e del relativo sovraffollamento delle strutture limitrofe. Tra coloro che ritengono positiva la chiusura dell’ospedale la motivazione principale è che le risorse risparmiate potranno essere reinvestite per migliorare i servizi di pronto soccorso e ginecologia/ostetricia.


RADIOLOGIA/TAC

Solo 1/3 del campione ha usufruito di almeno una volta del reparto di radiologia. La maggior parte giudica buono (45%) il servizio mentre il 100% di coloro che hanno effettuato un esame TAC ha giudicato ottima la prestazione. Alla richiesta di motivare il giudizio sulla chiusura 90% ha ritenuto di dover spiegare il suo parere. Distribuzione delle motivazioni (accorpate per tipologia) La maggior parte dei cittadini che hanno usufruito del servizio almeno una volta ritengono che la chiusura determinerà disagio per la popolazione osimana, soprattutto per gli anziani (34% vede negativamente la distanza con gli ospedali limitrofi), il 28% ritiene che la perdita dell’ospedale ridurrà i servizi sanitari ai cittadini che ne avranno bisogno, ed il 7% è preoccupato dell’inevitabile allungarsi dei tempi di attesa soprattutto in un settore dove l’attesa media per un esame di diagnostica complessa è più di 2 mesi. Sia per coloro che ritengono positiva la chiusura dell’ospedale sia per chi non ritiene sia importante una struttura ospedaliera ad Osimo la motivazione principale (20%) è che vede un’opportunità di reinvestimento delle risorse risparmiate a favore di una miglior organizzazione dei servizi.

Sicuramente la chiusura dell’ospedale, soprattutto se avverrà prima dell’inaugurazione dell’Ospedale Ancona Sud in zona Aspio, verrà vissuta dai cittadini come l’ennesima privazione che dovranno subire dalla Giunta Regionale. Tale privazione potrà essere colmata se si manterranno e potenzieranno alcuni servizi soprattutto quelli necessari alla popolazione anziana (20% della totale osimana), che è spesso priva di autonomia anche negli spostamenti.

La cittadinanza potrebbe accettare di più la chiusura dell’ospedale se i risparmi dati dalla razionalizzazione dell’offerta sanitaria osimana venissero reinvestiti nel territorio stesso per potenziare i servizi a carico degli anziani e dei disabili, ad esempio, o per mantenere un controllo sulla la gestione e sull’organizzazione del reparto di ostetricia, anche se non più fisicamente presente nel SS. Benvenuto e Rocco ma dislocato nei pressi della del comune accolto da un’altra struttura sanitaria, al fine di garantire l’identità ed i livelli di qualità fin’ora raggiunti.

Una preoccupazione legittima da parte degli osimani è il dover ricorrere all’ospedale Regionale anche per dover eseguire esami semplici di primo livello o più complessi (es. TAC) per i quali i tempi d’attesa sono a volte anche di un anno. Stessa paura per le emergenze tipo codici verdi o bianchi, in considerazione del fatto che spesso sono gli stessi medici di base ad inviare i pazienti al pronto

La Giunta regionale quando dovrà applicare i tagli imposti dalla Legge 135/12 “Decreto sulla Spending Review Nazionale” dovrà tener conto che Osimo ha i numeri per mantenere un punto nascita di I livello, un Punto di Primo Intervento per le emergenze e dei servizi di Diagnostica, e dovrà rispondere ai cittadini, che hanno sollevato delle osservazioni legittime, come mai questi servizi necessari e richiesti non verranno garantiti se non a fronte di spostamenti che solo nella migliore delle ipotesi potranno essere al Polo Ospedaliero Ancona-Sud. La tanto pubblicizzata costruzione in località Aspio, infatti, è ancora bloccata, a causa del ricorso di una delle ditte non aggiudicatarie, al Consiglio di Stato. Quindi è ormai giunto il tempo della chiarezza gli osimani la chiedono, la pretendono…la meritano.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-08-2013 alle 16:56 sul giornale del 06 agosto 2013 - 2046 letture

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