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Comitato per le celebrazioni del 350esimo dalla morte di San Giuseppe: c'è stato il primo incontro

4' di lettura 05/08/2013 - Lo scorso maggio in occasione del ritorno in città delle spoglie di San Giuseppe da Copertino il sindaco Stefano Simoncini aveva lanciato la proposta di aprire comitato per le celebrazioni del 350 esimo anniversario della morte del santo a tutte le associazioni del territorio in modo da valorizzare la figura del santo soprattutto dal punto di vista spirituale.

San Giuseppe con la sua presenza – sottolineò il sindaco in quell’occasione– riesce ad infondere in tutti noi un senso di sicurezza e protezione davvero unico. Una sensazione che è bene esprimere con iniziative concrete. L’anniversario che ci accingiamo a festeggiare - aggiunse - non deve risolversi in una lunga serie di eventi, ma in qualcosa di più profondo. La città deve sfruttare questa occasione per riappropriarsi della figura del Santo e riscoprire il messaggio josefino'.

Presso la sala del consiglio comunale si è tenuto il primo incontro del comitato presieduto dal sindaco al quale hanno partecipato l’assessore alla cultura ed al turismo Achille Ginnetti, l’arcivescovo di Ancona-Osimo. S.E. Edoardo Menichelli e padre Giancarlo Corsini ministro provinciale delle Marche dei Frati Minori Conventuali. 'La partecipazione delle associazioni - ha ricordato Simoncinici deve aiutare a ricreare quella familiarità, che altrimenti rischia di andare perduta, tra la cittadinanza osimana ed il suo santo protettore. Il compito del comitato del 350esimo anniversario è proprio quello di promuovere iniziative che riescano a coinvolgere maggiormente il territorio e che aiutino a riscoprire una personalità unica che tutto il mondo ci invidia'. Mons. Menichelli ha rimarcato come i santi non siano soltanto delle figure da invocare o a cui chiedere protezione, ma anche da imitare.

'Ognuno di noi – ha detto l’arcivescovonelle proprie azioni quotidiane dovrebbe trarre ispirazione dalla vita di santi come San Giuseppe che sono riusciti ad edificare la propria esistenza attorno alla semplicità, che non vuol dire però superficialità. Sono delle figure diventate semplici grazie ad un’altissima introspezione spirituale, nella semplicità infatti si rasenta la perfezione e ci si avvicina a Dio. A volte proprio un’errata conoscenza del Santo ci spinge a sottovalutare questo aspetto così importantissimo per ogni credente'.

Padre Corsini nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla ristrutturazione della cripta e della cameretta di San Giuseppe ha rimarcato come ci sia ancora tanto da scoprire sulla figura di San Giuseppe. Alla recente pubblicazione del processo informativo di Osimo relativo alla santificazione del frate francescano, seguirà quello di Assisi e poi la pubblicazione dei volumi sul processo apostolico di Osimo ed Assisi. Leggendo questi testi sarà più facile capire l’esperienza di San Giuseppe e soprattutto il suo percorso apostolico. 'San Giuseppe – ha ricordato padre Corsini - è ancora una miniera inesplorata, il 350 esimo anniversario della morte verrà celebrato in tono minore, anche per rispetto alla difficile situazione economica, ma dovrà essere l’occasione per riscoprire il nostro santo e riappropriarci del suo messaggio' .

In chiusura dell’incontro, la prossima riunione è prevista il 31 agosto, padre Sergio Cognigni ha proposto l’istituzione di un concorso scolastico nazionale su San Giuseppe da Copertino. Una bella idea su cui si lavorerà da subito perché San Giuseppe è il santo patrono degli studenti e ormai, fra poco più di un mese, tanti ragazzi e ragazze ritorneranno sui banchi scuola. 'I giovani – ha ricordato padre Sergio – con il loro entusiasmo saranno degli ottimi promotori della figura del santo.”

Chiudendo i lavori l’assessore Ginnetti ha evidenziato come San Giuseppe da Copertino dia molto alla città non soltanto a livello spirituale. 'Sono in crescita i dati sui pellegrini che giungono da ogni parte d’Italia e del mondo per visitare la cripta e tutti i luoghi josefini. La stessa mostra le meraviglie del barocco “Da Rubens a Maratta” coinvolge nel suo percorso il santuario francescano anche perché San Giuseppe fu un personaggio del Seicento lo stesso periodo su cui è incentrata l’esposizione'.

Il sindaco Simoncini e lo stesso assessore Ginnetti hanno ricevuto in Comune una delegazione di Copertino e del comune di Galatone giunta appositamente in città per discutere di un possibile progetto di valorizzazione dei luoghi legati alla figura del santo. All’incontro erano presenti il sindaco di Copertino Giuseppe Rosafio, il collega di Galatone Livio Nisi e l’assessore ai rapporti istituzionali della provincia di Lecce Pierluigi Pando.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-08-2013 alle 16:04 sul giornale del 06 agosto 2013 - 860 letture

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