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Osimo presenta il bilancio alle categorie produttive. Artigiani e commercianti temono manovre correttive

bilancio 2' di lettura 29/07/2013 - L’amministrazione comunale di Osimo presenta il bilancio 2013 alle associazioni di categoria. Le 3C (Confartigianato, CNA, Confcommercio), ritengono che vi siano elementi positivi, ma attendono l’autunno per dare un giudizio complessivo: dovranno essere infatti valutate eventuali (se necessarie) correzioni di bilancio.

L’assessore Roberto Francioni ha illustrato alle categorie produttive le linee salienti di bilancio. La principale novità per le attività produttive, in primo luogo, si riscontra in una diminuzione dell’Imu per le attività produttive che passa da 9,6 a 9, una diminuzione importante soprattutto alla luce dell’insistenza con cui è stata chiesta dalle 3 associazioni di categoria. Buona volontà si riscontra nella diminuzione della Tares per alcune attività produttive che per i coefficienti erano notevolmente penalizzate: dalla delibera comunale si riscontra una diminuzione per 7 categorie su 30.

Purtroppo però la maggior parte delle tariffe sono ancora al di sopra della media dei coefficienti individuati sono al di sopra del valore medio della forchetta individuata a livello nazionale: solo 5 categorie su 30 hanno un coefficiente minore della media tra massimo e minimo stabilito a livello nazionale dalle linee guida. Sull’addizionale Irpef è stata formulata la proposta di valutare lo scaglionamento in fasce, soluzione adottata da altri comuni, che forse permetterebbe di ridistribuire meglio il carico fiscale. Infine il fondo per le imprese di 50.000 euro denominato “Ripartono le imprese, riparte la città”. Anche per il 2013 viene confermato il finanziamento, notizia positiva soprattutto in un momento di grave crisi accentuata dal credit crunch.

Gli elementi di criticità che le 3C evidenziano sono in primo luogo la necessità di aspettare ancora per un giudizio complessivo: vi sono stati passi in avanti positivi, ma occorre verificare se potranno subentrare in autunno manovre correttive. Questo alla luce del 2012 dove la correzione al 9,6 dell’Imu per le attività produttive avvenne alcuni mesi dopo la presentazione del bilancio. L’incertezza è dovuta principalmente alle normative nazionali che su Tares e Imu sono ancora confuse e che quindi possono ancora incidere sul bilancio. Infine un’ultima nota per quanto concerne il metodo adottato all’approvazione. Le associazioni di categoria ritenevano utile che il passaggio di presentazione del bilancio potesse avvenire alcune settimane prima, questo per dare il tempo di poter avanzare proposte e poterle valutare in termini di fattibilità.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-07-2013 alle 17:25 sul giornale del 30 luglio 2013 - 620 letture

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