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Logica spartitoria nelle ex-municipalizzate ? M5S propone Cda unico per tutte le aziende

5' di lettura 02/07/2013 - La spartizione concordata delle cariche dirigenziali in aziende, Enti pubblici, o Società direttamente controllate dagli Enti pubblici, da parte dei partiti politici è un malcostume assai diffuso della politica del nostro Paese, un cancro apparentemente inestirpabile in un corpo, lo Stato italiano, già da tempo gravemente malato.

L’attribuzione di una carica, presidente, amministratore delegato, ecc., avviene spesso ignorando i criteri di buona amministrazione, di merito. Non si sceglie il dirigente più capace, la persona più meritevole, ma l’amico, l’esponente politico, il parente che si vuole piazzare, spesso colui che ha portato il cosiddetto pacchetto di voti… “Perché se io ti do, poi tu mi dai…”, così ragionano. E l’interesse collettivo? Chiedetelo a loro.

Una realtà tremenda da cui inevitabilmente derivano gravi danni per la collettività. Basti pensare come un dirigente, un presidente, un amministratore delegato incompetente possa portare all’inefficienza l’Ente pubblico che è chiamato a presiedere (da qui nasce molta della burocrazia che ci affligge, ma si guardano bene dal denunciarlo). Tra l’altro, tale modus operandi genera maggiori costi, distorsione delle scelte dirigenziali che non perseguono più i fini del bene comune, ma l’interesse di chi le governa o di chi ha designato gli amministratori, con possibile aumento della corruzione, della concussione, in generale dei reati collegati alla gestione di Enti e risorse pubbliche.

Ci possiamo solo immaginare la rissosità che si crea tra le forze politiche, che mirano a collocare i propri uomini, spesso con stipendi d’oro, in aziende pubbliche che considerano strategiche. E i tanto decantati giovani che si dichiara di voler aiutare? Che cosa deve pensare di tutto ciò un ragazzo che aspira a ricoprire un incarico importante, quando vede che il merito e lo studio possono non servire a niente? E i genitori che con tanti sacrifici gli pagano gli studi? Come può sentirsi un impiegato pubblico, quando vede che l’impegno, la dedizione per il proprio lavoro sono ininfluenti perché l’amico del politico puntualmente ti passa avanti? Questo squallido fenomeno porta con sé anche il problema dei doppi, tripli, quadrupli incarichi che tutti sappiamo, alla faccia del tasso di disoccupazione giovanile alle stelle e delle famiglie senza reddito.

E ad Osimo, com’è la situazione? Liste civiche piglia tutto. Partiamo dalla ASTEA: ex presidente ed ex amministratore delegato Giancarlo Mengoni (Su la Testa, 318 voti – € 30.192,001 lordi + € 18.000,00 di indennità di risultato), attuale presidente Gianni Santilli (uomo molto vicino a Simoncini e a Latini); [1] ASTEA ENERGIA: amministratore delegato Monica Bordoni (candidata alle ultime elezioni regionali del 2010 con l’API di Rutelli/Latini, 174 voti – € 20.000,00 lordi + € 10.000,00 in caso di utile di esercizio da ripartire), consigliere Alessandro Buccelli (candidato a sindaco di Osimo con La Destra, poi passato a Futuro e Libertà, in futuro “chi lo sa?”); A.S.S.O.: presidente Graziano Palazzini (Su la Testa, 237 voti – € 9.732,00 lordi), vicepresidente Stefano Marinelli (Osimo Democratica, 35 voti – € 6.048,00 lordi), amministratore delegato Franco Natalucci (Patto Sociale per Osimo, 72 voti). IMOS: presidente Gino Cola (Patto Sociale per Osimo, 81 voti – € 4.549,00 lordi quando era vicepresidente), consigliere Maurizio Scansani, ora presidente della Park.O. (Osimo per Osimo, 104 voti), Cristiano Canuti (Liberi e Forti, 58 voti); PARK.O.: presidente attuale Maurizio Scansani (€ 26.157,00 lordi), fino a poco tempo fa Marco Magnoni (Lista della Libertà, 34 voti), vicepresidente Gianluca Mengoni (Patto Sociale per Osimo, 40 voti); GEOS.MAVER: presidente Sergio Coletta (Osimo Democratica, 79 voti – € 13.200,00 lordi), consigliere Roberto Marrocchini (Lista della Libertà, 59 voti), consigliere Giuseppe Canalini (Liberi e Forti, 28 voti), consigliere Sozio Aureli (Su la Testa, 24 voti); CASA DI RIPOSO BAMBOZZI: nel C.d.A. Fabiola Martini e Patrizia La Rosa, rispettivamente Patto Sociale per Osimo e Su la Testa; CASA DI RIPOSO RECANATESI: presidente Iacopo Bellaspiga, candidato della Lista della Libertà; CASA DI RIPOSO GRIMANI-BUTTARI: presidente Enrico Canapa, candidato per Su la Testa.

Il Movimento 5 Stelle di Osimo rifiuta questa logica, siamo convinti che alla guida della strutture pubbliche debbano esserci dirigenti capaci, competenti, dediti al proprio lavoro, esperti del mestiere, con un curriculum adatto. Si devono favorire meccanismi di meritocrazia interna all’azienda, nomine improntate alla trasparenza, in definitiva garantire logiche che siano estranee al malcostume della lottizzazione politica. Per questo il M5S Osimo prevede l’istituzione di un unico Consiglio di Amministrazione che decida per tutte le società partecipate; un C.d.A. composto da persone nominate dal Consiglio comunale, e non dal Sindaco (o chi ne fa le veci), di cui una parte sia espressione della minoranza politica comunale. Inoltre, a tutela dei cittadini-utenti, tali personalità non dovranno provenire dai banchi della politica, come, al contrario, è l’odierna prassi comune, bensì i loro curriculum dovranno rispondere a determinati criteri che garantiscano la corretta gestione della “cosa pubblica”, nell’ interesse della collettività.

Invitiamo il Sindaco Stefano Simoncini ad esprimere il suo punto di vista sulla questione: del resto proprio lui, ha dichiarato che avrebbe tenuto in debita considerazione il tema dei suggeritori. [2] Nessuna forza politica attualmente rappresentata con cariche politiche elettive nel nostro Comune si senta esclusa da questo dibattito, (vedi la candidata alle ultime elezioni comunali, alle regionali ed alle primarie parlamentarie Paola Andreoni, al contempo nel C.d.A. dell’ATMA). Siamo certi che i cittadini osimani vogliono conoscere le loro opinioni al riguardo che, se non dovessero arrivare subito, dovranno comunque essere dichiarate alle prossime elezioni comunali. Non mancheranno certo spazi da dedicare a un argomento così importante. Certe cose non possono essere considerate normali: è ora di indignarsi, è ora che le coscienze si risveglino, è ora di cambiare.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-07-2013 alle 16:41 sul giornale del 03 luglio 2013 - 2893 letture

In questo articolo si parla di politica, osimo, lottizzazione, Movimento 5 Stelle, municipalizzate, Movimento 5 Stelle Osimo

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