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'Servizi inadeguati e poche ore per le assistenze': M5S chiede uno sforzo maggiore sul sociale

7' di lettura 18/06/2013 - Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa del Movimento 5 Stelle di Osimo:

'Mio figlio non è riuscito ad adattarsi alla ragazza della A.S.S.O. perchè viene a casa solo quattro ore la settimana e si conclude poco”….., credo sarò costretta a pagare di tasca mia un’altra persona che trascorra più tempo con lui, per fare qualche attività e non lasciarlo sempre sul divano'.

'Noi non riusciamo più neppure ad uscire per fare la spesa, perchè mio figlio vuole sempre stare a casa e non possiamo lasciarlo mai solo… saremo costretti a pagare di tasca nostra una persona che ci aiuti'.

'Per me il periodo estivo è terribile! Mio figlio è troppo grande per partecipare alle Colonie ed ai Centri estivi organizzati dal Comune, così rimane a casa e non sa come passare la giornata, ci sentiamo tanto soli, …saremo costretti a sostenere un’ulteriore spesa per poter contare sull’aiuto di qualcuno che, magari ogni tanto, lo accompagni a fare una passeggiata'

Tanti purtroppo gli esempi che si potrebbero portare sulle carenze della politica sociale da parte dell’Amministrazione Comunale osimana, verso le famiglie che hanno figli in situazione di disagio ed handicap. Sembra assurdo, ma è la realtà. Queste famiglie si sentono dire spesso che, se necessitano di un maggior numero di ore di assistenza domiciliare, è opportuno che se le paghino personalmente e le stesse hanno avuto l’impressione che, insistendo, potessero rischiare di perdere anche quelle finora concesse.

L’Amministrazione Comunale di Osimo, tramite la Società A.S.S.O., offre un Servizio di assistenza domiciliare per i bambini in difficoltà, ma, non si riesce a comprendere come mai, per queste famiglie l’assistenza sia ridotta a quattro ore settimanali ed inizi addirittura nel mese di febbraio per concludersi a maggio. Come si può garantire un Servizio di appena quattro ore settimanali e solo per quattro mesi? È del tutto insufficiente ed evidenzia un’incongruenza rispetto le affermazioni della stessa Amministrazione Comunale, quando sostiene che le spese per il sociale siano al primo posto nel bilancio! Se i risultati di tali spese sono questi, quantomeno restiamo perplessi: non creare le condizioni per garantire un diritto equivale di fatto a negarlo ed abbandonare le famiglie ai loro problemi, impedendo che l’attività svolta al mattino a scuola venga rafforzata a casa.

Che cosa si prevede per quelle famiglie che non hanno risorse economiche sufficienti per far fronte alla situazione? Come dovrebbero organizzarsi? Autogestirsi? Oltre al Servizio di assistenza domiciliare, è previsto anche un Servizio di assistenza scolastica, le educatrici che lavorano per conto della A.S.S.O., svolgono anche a scuola alcune ore con questi bambini, ad integrazione dell’Insegnante di Sostegno, ma, anche per quel che riguarda il settore Scuola, si evidenziano anomalie: perché se l’anno scolastico inizia i primi di settembre, l’assistenza non inizia per tutti i bambini in difficoltà durante questo mese? Per qualche bambino infatti inizia nel mese di ottobre e non a settembre, quando sappiamo benissimo che per il primo approccio e l’inserimento a Scuola è fondamentale la figura dell’educatrice che medi la relazione fra il bambino e l’ambiente circostante, favorendogli l’agio scolastico.

Forse quel che manca ad Osimo è un Progetto che sia davvero educativo per questi bambini e questi ragazzi e si continua oramai da anni a tamponare le emergenze, a braccio, come si riesce, ma il tutto è molto parziale e ben lontano da una politica davvero inclusiva e prossima ai cittadini. Un’altra questione a dir poco paradossale è che in una città come Osimo, su 35.000 abitanti, la A.S.S.O. non riesca a trovare un educatore formato per la sindrome di autismo, di conseguenza i ragazzi che hanno questo tipo di difficoltà vengono abbandonati alle loro famiglie, perdendo progressivamente le abilità acquisite durante gli anni scolastici. Perché non si forma del personale qualificato per questo problema?

Nelle Marche, precisamente presso l’Ospedale di Fano, esiste uno dei migliori Centri specializzati sull’autismo, perché allora non effettuare la formazione a qualche dipendente A.S.S.O., in modo da essere pronti a rispondere alle problematiche della cittadinanza, qualora ve ne fosse la necessità? Perché non costruire un Progetto, serio ed efficace, con personale adeguato, che miri a facilitare l’ingresso di questi ragazzi nel tessuto sociale, intervenendo sui loro reali bisogni e rendendoli il più autonomi possibile? Che senso ha pagare le tasse per un Servizio che non esiste? Sappiamo benissimo che gli ostacoli e le barriere all’inclusione sociale non sono solo quelle architettoniche.  

Il “Centro Diurno Fontemagna” e la “Cooperativa Sociale Roller-House”, non sono adatti a tutti i ragazzi disabili di Osimo, perché: l’età degli utenti del “ Centro Diurno Fontemagna” è abbastanza alta (ci sono ragazzi grandi, sopra i trent’anni), mentre alla “Cooperativa Sociale Roller-House”, occorre possedere una certa autonomia ed abilità per poter eseguire piccoli lavori. Tutta la fascia di ragazzi dai diciotto ai venticinque anni, rimane, il più delle volte, esclusa da queste strutture e, una volta terminato l’anno scolastico, non c’è nessuna proposta rivolta a loro, così rimangono a casa tutta l’estate, perché i Centri estivi e le Colonie organizzate dal Comune interessano ragazzini fino a tredici anni.

Noi del M5S chiediamo: che vengano rigidamente rispettate le date di inizio e fine dell’anno scolastico per l’attribuzione dell’assistenza scolastica e domiciliare (da settembre a giugno), che il numero delle ore assegnate sia adeguato alla difficoltà del singolo bambino, perché crediamo fermamente che spesso ci si nasconda dietro la scusa del patto di stabilità e della carenza di fondi, per garantire invece altre questioni che nulla hanno a che fare con il Sociale. Chiediamo inoltre l’attivazione di uno sportello a disposizione degli Istituti scolastici, che sia finanziato interamente dall’Amministrazione Comunale, come già avviene negli altri Comuni dell’Ambito Territoriale n° 13, di cui fanno parte anche Camerano – Castelfidardo – Numana - Sirolo e Loreto, ed in cui Osimo è addirittura il Comune capofila.

Uno sportello a supporto delle famiglie che hanno bambini in difficoltà, ma anche di tutte le altre famiglie osimane, perché oggi il disagio interessa molti bambini e ragazzi e non si può chiedere alle Scuole di sottrarre dal fondo d’Istituto (già misero), più di mille euro l’anno, per pagare uno Psicologo. Come mai il Comune di Osimo, pur facendo parte dell’Ambito Territoriale n° 13, adotta una linea di comportamento differente dagli altri Comuni componenti? Noi del M5S riteniamo che l’assistenza sociale debba essere garantita al pari di quella sanitaria, cioè che, a livello nazionale, vengano riconosciuti i livelli essenziali di assistenza sociale, così come esistono i livelli essenziali di assistenza sanitaria (L.E.A). Chi ha una problematica psicologica ha altrettanto diritto ad essere sostenuto, guidato e tutelato, al pari di chi ha una problematica fisica. Noi crediamo che il volontariato sia una strada parallela nel percorso di integrazione e benessere per il bambino o ragazzo in difficoltà, ma siamo fermamente convinti che lo Stato debba assumersi le proprie responsabilità, e non delegare al volontariato per coprire quei buchi enormi che esistono. Non si può risparmiare su queste che sono delle priorità, non possono essere i bambini in difficoltà e le loro famiglie a dover pagare sulla propria pelle.

Inclusione, integrazione, autonomia, indipendenza, sono parole bellissime che devono diventare obiettivi raggiungibili e godibili da ogni essere umano. Il M5S chiede all’Amministrazione Comunale di reintegrare in bilancio i fondi necessari per l’assistenza educativa a tutti i bambini e ragazzi in difficoltà nel Comune di Osimo, tagliando le spese superflue in altri settori meno importanti. Il M5S Osimo andrà a fondo su tali questioni, che non sono di principio, ma di diritto. E’ tempo di dare una risposta vera alle famiglie osimane! Noi di Osimo 5 Stelle abbiamo preparato un questionario sui Servizi di Assistenza offerti dal Comune di Osimo, vieni a compilarlo online! Osimo 5 Stelle






Questo è un articolo pubblicato il 18-06-2013 alle 10:05 sul giornale del 19 giugno 2013 - 765 letture

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