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'Gli autovelox non sono bancomat'. Comitato punta il dito contro il Comune di Osimo

autovelox generico 2' di lettura 07/04/2013 - Il Comitato non è contrario agli autovelox, ma non può accettare i metodi delle pubbliche amministrazioni come quella di Osimo, già in passato protagonista dei semafori intelligenti, che utilizzano gli autovelox come bancomat al fine di far cassa. Non è una presa di posizione a favore dei pirati della strada o di chi si diverte a superare i limiti di velocità. Piazzare un autovelox o installare i dissuasori di velocità non serve ad aumentare la sicurezza. Non serve assolutamente come deterrente anzi si assiste ai soliti arresti improvvisi di marcia per pochi metri per poi riprendere l’alta velocità.

Nel caso in questione l’autovelox è stato installato contravvenendo al regolamento per i rilevatori di velocità sia fissi o mobili, che sono disciplinati dal codice della strada e dalle direttive del ministero dell’interno. Regole che dovrebbero essere uguali in tutte le strade italiane. Diverso invece in caso della presenza dell’organo di polizia che ultimamente, quella municipale si vede raramente sulle strade di Osimo. Infatti nella zona di San Biagio e Aspio vediamo spesso la pattuglia dei carabinieri di Offagna, al quale va il nostro ringraziamento.

I controlli dovrebbero essere fatti non solo sulla velocità, ma la sicurezza dell’utente della strada è anche il buon funzionamento del veicolo (revisione), l’usura del pneumatico, l’assicurazione, le cinture di sicurezza ecc. Speravamo che i cittadini dell’Aspio raccogliessero le firme per far asfaltare le strade e non per installare altri autovelox, chiaro è che questi sono spinti dagli stessi rappresentanti che amministrano la città. Le principali strade di Osimo sono ormai quasi impraticabili con buche che sembrano voragini, con la mancanza quasi totale della segnaletica orizzontale, roba da terzo mondo !!

Una considerazione a parte merita il Comandante dei Vigili Urbani che in questi anni ha avvallato tutte le richieste che l’amministrazione ha inteso per far cassa con tutti strumenti più o meno legittimi che hanno provocato migliaia di contenziosi a danno anche della comunità stessa. Nonostante che l’osservatorio nell’ultima riunione di dicembre scorso, alla presenza dello stesso comandante della polizia municipale di Osimo, abbia stabilito –è da escludersi il controllo remoto, poco efficace una volta individuata la posizione dell’autovelox…- l’amministrazione comunale non ha perso tempo ha infatti fatto istallare il box nel quale andrà inserito lo strumento per il rilevamento remoto della velocità. A questo punto siamo stati costretti ad intervenire e costituire il Comitato per il rispetto del codice della strada ed informare il Prefetto, se questo non basterà ci rivolgeremo all’autorità giudiziaria e informare il ministero egli Interni.


   

da
Comitato per il rispetto del codice della strada





Questo è un editoriale pubblicato il 07-04-2013 alle 16:26 sul giornale del 08 aprile 2013 - 634 letture

In questo articolo si parla di attualità, sicurezza stradale, autovelox, codice della strada, editoriale, dissuasori

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