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Sindacati della sanità: centinaia di precari in scadenza ed ancora nessun piano occupazionale!

Sindacati 2' di lettura 05/04/2013 - La RSU e le OO.SS. dell’Area Vasta 2 da tempo denunciano la mancanza di discussione sui piani occupazionali dell’area vasta 2 che ormai da mesi hanno addirittura una cadenza quadrimestrale.

Questo livello d’incertezza, già elevatissimo per gli operatori precari che sono costretti sospirare una proroga fina all’ultimo giorno e i servizi che si devono programmare l’attività in modo del tutto estemporaneo, è oggi superato dalla totale assenza di un piano occupazionale per il quadrimestre maggio-agosto 2013.

Tre dati posso indicare la drammaticità della situazione:

  1. I precari scaduti e non rinnovati al 31 dicembre 2012 sono stati quasi 200
  2. Nel periodo compreso tra gennaio 2013 e agosto 2013 le cessazioni dal lavoro tra quelle già avvenute e quelle programmate ammontano ad ulteriori 235 operatori sia per pensionamento che per scadenza del contratto ( 25 a Senigallia, 80 a Jesi, 55 a Fabriano e 75 ad Ancona).
  3. I prossimi quattro mesi coincideranno con il periodo delle ferie estive, come garantirle senza personale?

Una massiccia riduzione di personale che oramai coinvolge tutti i servizi e tutte le professioni. Basti pensare che nei primi 8 mesi dell’anno cesseranno dal servizio nell’area vasta 2 oltre 90 infermieri, circa 50 operatori sociosanitari, circa 30 tecnici sanitari tra ( fisioterapisti, tecnici di radiologia e tecnici di laboratorio e tecnici della prevenzione), 12 amministrativi e 10 operatori tecnici addetti a varie mansioni.

Si aggiungano ad essi 43 dirigenti tra personale medico/veterinario e dirigenti delle varie professioni.

Affrontare tale situazione senza aver predisposto un benché minimo piano occupazionale sembra evidenziare la chiara strategia di far morire i servizi in una lenta e costante agonia.

Da oltre un anno dei concorsi banditi per Infermieri e O.S.S non si sa’ più nulla. Da parte della Direzione di Area Vasta per ora sono venuti solo impegni non mantenuti e promesse, mancando però in pieno nei fatti. Allo stato attuale e nei tempi che di norma sono previsti per le procedure concorsuali, probabilmente avremmo avuto già una graduatoria di merito con personale da immettere in ruolo.

Tutto ciò è indegno nei confronti dei cittadini che si troveranno servizi sempre più poveri e meno efficienti e verso gli operatori oramai costretti a tirare avanti con buchi di organico insostenibili.

E’ questo il modo con cui si vuole portare avanti la riforma della sanità marchigiana? A che cosa serve fare conferenze pubbliche per spiegare la riforma se al lato pratico si decide di attuarla “ammazzando “ i servizi privandoli del personale?

La RSU e le OO.SS. dell’Area Vasta 2 denunciano ancora una volta il modo squalificante con cui si vuole ridurre la capacità di risposta dei nostri servizi sanitari e chiedono l’immediata presentazione di un piano occupazionale che consenta di mantenere in vita i servizi.


   

da  Rsu Area Vasta 2 e OO.SS. Provinciali





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-04-2013 alle 20:13 sul giornale del 06 aprile 2013 - 390 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, sindacati, rsu

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