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Latini: 'Come è cambiata la politica e il modo di giudicare'

1' di lettura 15/02/2013 - Per alcuni anni vi è stato un continuo attacco verso chi faceva politica e manteneva la sua professione attiva. Porto il mio caso additato al pubblico ludribio da parte di molti altri esponenti politici, perché oltre ad essere consigliere regionale cercavo di continuare a svolgere la mia professione.

Ogni mio comportamento, scelta o dichiarazione veniva commentata satiricamente e minacciosamente con il “parla così, perché lavora”, come a dire che il vero status del politico (quello nobile) preveda l’assenza dell’impegno lavorativo e l’essere “mantenuto” dallo stato o dagli Enti pubblici. Non ho mai discusso se lavorare e fare servizio politico contemporaneamente fosse la miglior forma, ma non la trovo sicuramente così negativa né che possa modificare le scelte che mi sono assunto.

Le mie rinuncie al vitalizio, ai benefits ed ai contributi sono sempre state lette come attacchi contro la politica da parte di chi se “lo poteva permettere perché lavorava” e le mie proposte di legge per la riduzione dello “stipendio” giudicate come demagogiche oltre che incitare i giornalisti per azioni di attacco contro la mia persona in quanto reo di lavorare.

Nel giro di due anni tutto è cambiato.


   

da Dino Latini
Capogruppo Assemblea Legislativa




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-02-2013 alle 14:40 sul giornale del 16 febbraio 2013 - 1427 letture

In questo articolo si parla di politica, osimo, ancona, dino latini, Assemblea legislativa delle Marche

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