Basket: la Robur a Todi. Traferta insidiosa con l'imperativo di vincere

2' di lettura 15/02/2013 - Missione Todi. Missione sicuramente non facile per la Robur, che domenica affronterà una trasferta insidiosissima in terra umbra.

L’ultimo precedente, Gualdo, non è stato molto fortunato ma adesso che mancano due giornate alla fine del campionato regolare, prima della fase ad orologio, vincere diventa un imperativo. Perché Pedaso è lì a 4 punti di distanza e affronterà proprio l’Edilcost al PalaBaldinelli la prossima settimana. Perché il trio delle squadre a 28 punti vede Matelica e Jesi impegnate in partite sulla carta non proibitive. Ma l’avversario che si troveranno di fronte i ragazzi di coach Francioni è un avversario ostico: sesto piazzamento in classifica in virtù dei 22 punti raccolti finora e seconda miglior difesa del campionato, dietro solo all’Edilcost.

“Ci aspetterà una partita in un campo caldo dove sono cadute molte squadre di vertice” – ha spiegato coach Francesco Francioni – “l’importante è dimenticare la gara d’andata dove avevamo liquidato i nostri avversari con estrema facilità. Questa sfida è importante perché vincere ci permetterà di delineare il nostro futuro.” Tuttavia la Robur dovrà fare i conti con l’infermeria piena: oltre al lungodegente Ausili, sia Conti che Magliani sono stati debilitati dall’influenza durante la settimana e saranno in campo a mezzo servizio. Lorenzo Di Maggio stringerà ancora i denti, mentre anche Giacomo David è stato colpito dalla febbre e si deciderà all’ultimo se portarlo. Infine Giacomo Schiavoni si è fermato per un problema alla coscia ed oggi si sottoporrà all’ecografia, ma un suo impiego appare altamente improbabile.

Insomma l’Edilcost dovrà gettare il cuore oltre l’ostacolo e nonostante la panchina corta dovrà mettere in campo quel qualcosa in più per cogliere una vittoria che assumerà i connotati di un’impresa. Palla a due domenica 17 Febbraio alle ore 18:00 al Palazzetto dello sport di Todi. Dirigeranno l’incontro i signori Ramacciani Christian di Terni (TR) e Petritaj Rexhinald di Orvieto (TR).