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Diritto al lavoro per le persone disabili, Andreoni: 'E' stata rispettata la quota del 7%?'

disabili al lavoro 2' di lettura 05/02/2013 - La legge italiana garantisce alle persone disabili il diritto al lavoroattraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato.

In particolare, prevede modalità particolari per l’inserimento lavorativo delle persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e ai disabili intellettivi, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45 per cento; le persone invalide del lavoro con un grado di invalidità superiore al 33 per cento, accertata dall’Inail; le persone non vedenti o sorde; le persone invalide di guerra, invalide civili di guerra e invalide per servizio. Hanno diritto alle agevolazioni anche vedove ed orfani di guerra, del lavoro o per servizio, profughi italiani rimpatriati, vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (iscritti in liste separate, in attesa di una nuova disciplina che ne regolerà il diritto al lavoro).

A queste persone tutti i datori di lavoro pubblici e privati devono riservare una quota di posti di lavoro pari al 7% dei lavoratori occupati, se occupano più di 50 dipendenti; due posti, se occupano da 36 a 50 dipendenti; uno, se occupano da 15 a 35 dipendenti.

Tutte le aziende sono tenute ad inviare alla Provincia, entro il mese di gennaio di ogni anno, un prospetto con il numero complessivo dei lavoratori computabili per la quota di riserva, specificando i posti di lavoro e le mansioni disponibili.

Questo quanto prevede la legge 68/99 che costituisce un punto di riferimento fondamentale per l’inserimento lavorativo dei disabili e la speranza per molte famiglie con congiunti nelle condizioni di disabilità. Purtroppo, ad oggi, la normativa ha però trovato attuazione solo in misura assai limitata: anche molte aziende Pubbliche, di fatto, la ignorano. Certo la crisi economica non aiuta l’applicazione di tale legge e i disabili e le loro famiglie per primi ne subiscono le conseguenze.

Con l’interrogazione chiedo se il nostro Comune e tutte le aziende ad esso collegate, rispettano gli obblighi previsti dalla normativa sul collocamento mirato. Inoltre se si sta rispettando la normativa anche in ordine ai cambiamenti operati dall’entrata in vigore della Legge 92/2012, così detta riforma del lavoro Fornero, che fa lievitare la base occupazionale sulla base della quale le aziende devono calcolare il numero di assunzioni obbligatorie di persone disabili, attraverso le quote riservate.


   

da Paola Andreoni
Presidente Consiglio Comunale Osimo





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 05-02-2013 alle 18:06 sul giornale del 06 febbraio 2013 - 407 letture

In questo articolo si parla di politica, osimo, partito democratico, paola andreoni, pd

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