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Tagli al 118: la responsabile sarà l'azienda per l'emergenza rischi di Osimo e Loreto!

3' di lettura 20/11/2012 - Il sindacato ritorna sul tema della riorganizzazione della pronta disponibilità degli autisti soccorritori del 118 delle postazioni territoriali per l'emergenza sanitaria (POTES) del Pronto Soccorso di Osimo e del Punto di Primo Intervento di Loreto, che l'Azienda ASUR Marche Area Vasta 2 Ambito Territoriale 7 di Ancona ha testardamente conseguito in maniera unilaterale. Prima, il 6 novembre scorso, si è svolta una riunione interna a Loreto tra gli autisti soccorritori del 118, la coordinatrice dei servizi per l'emergenza sanitaria territoriale ed il Direttore Dott. Enzo Frati, che ha praticamente ufficializzato l'inizio della reperibilità unica.

C'è stato il tentativo, di chi evidentemente rappresentava la volontà dell'Azienda in quel momento, di pretendere che i presenti autisti soccorritori del 118 firmassero il documento della riunione, cosa che ovviamente è stata rifiutata dagli stessi ! Redatta pertanto solo la lista dei presenti. Poi, è giunta una informativa (solo a voce) agli autisti soccorritori del 118 che dal 12 novembre scorso sarebbe stata accorpata la pronta disponibilità degli autisti soccorritori di Osimo e Loreto, e che la sede di riferimento sarebbe stata il nosocomio osimano. Ovviamente l'Azienda non avrebbe dovuto permettersi di scadere in simili tentativi ed artifici per by-passare materie contrattuali di chiara pertinenza della Contrattazione Collettiva Integrativa Decentrata di Area Vasta, come la pronta disponibilità ! Il rischio grave ed irresponsabile (per chi lo ha determinato) è quello che i cittadini del vasto comprensorio territoriale di Osimo e Loreto, vedano compromessa ogni garanzia di una puntuale, efficiente ed efficace risposta ai bisogni dell'emergenza sanitaria territoriale ! Nonché, aumenterebbe vertiginosamente il ricorso agli automezzi privati “croci”, con notevoli incrementi dei costi a carico dell'Azienda !

Il sindacato segnala al Direttore dell'Area Vasta 2 Dr. Piero Ciccarelli il rischio serio ed effettivo di una probabile sospensione del servizio dell'emergenza sanitaria del 118 qualora si verificasse la necessità di una sostituzione improvvisa dell'autista soccorritore in servizio ( malattia o infortunio) con l'unico autista reperibile impegnato. Al Direttore dell'Area Vasta 2 Dr. Piero Ciccarelli, nel ribadire che non può esservi riorganizzazione dell'istituto della pronta disponibilità di che trattasi senza la obbligatoria informativa preventiva aziendale ai sindacati, ovvero senza lo svolgimento dell'obbligato confronto sindacale in Contrattazione Decentrata di Area Vasta 2 – diritti contrattuali rispetto ai quali lo stesso Direttore si era impegnato pubblicamente a garantirne il rispetto – lo scrivente sindacato chiede pubblicamente di sospendere, in maniera incondizionata, la disposizione aziendale unilaterale.

Si auspica altresì il ripristino/mantenimento del servizio di pronta disponibilità così come concepito dai responsabili dell'emergenza territoriale sin dall'inizio del servizio stesso, ovvero con due autisti reperibili, uno per la POTES di Osimo ed uno per quella di Loreto. Peraltro, si fa notare che rispetto alla somma erogata per i trasporti lo scorso anno alle pubbliche assistenze ( circa 800.000 euro), il risparmio, con la suddetta nuova disposizione aziendale, sarebbe assolutamente irrisorio. Il sindacato chiede inoltre che tutti i mezzi deputati all'emergenza del 118 ed al trasporto del sangue in regime di urgenza siano adeguati al servizio e rispettosi delle vigenti normative del codice della strada. Incomprensibile anche l'atteggiamento tenuto dall'Amministrazione dell'ex Zona Territoriale 7 di Ancona all'indomani del tavolo tecnico sindacale svoltosi il 15 ottobre u.s., la quale aveva assunto un chiaro e preciso impegno con le parti sindacali, che, tempo massimo una settimana dallo svolgimento di predetto confronto sindacale, avrebbe dovuto rendicontare dettagliatamente, circa le chiamate (ed i costi) in reperibilità degli autisti soccorritori del 118, nonché le chiamate (ed i costi) degli automezzi privati “croci”. Impegno disatteso, che non fa onore all'Azienda, e che denota ancora una volta disprezzo per le relazioni sindacali e mancato rispetto dei diritti sindacali, posti a tutela dei cittadini ed operatori del S.S.R. E’ evidente che se si dovessero verificare responsabilità dirigenziali su eventuali danni all’utenza non esiteremo ad intervenire adeguatamente. 20/11/2012






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-11-2012 alle 12:53 sul giornale del 21 novembre 2012 - 528 letture

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