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Il presidente nazionale di Confindustria Giorgio Squinzi in visita privata al Comune di Osimo

5' di lettura 17/11/2012 - Una visita a carattere privato, quella del massimo rappresentante degli industriali italiani, che lo vedrà nelle Marche per tutto il fine settimana.

Sono molto orgoglioso della visita del presidente Squinzi al nostro territorio che rappresenta una parte fondamentale del motore economico marchigiano e per questo lo ringrazio” ha dichiarato il sindaco Stefano Simoncini accogliendo in Comune il Presidente di Confindustria. Una visita a carattere privato, quella del massimo rappresentante degli industriali italiani, che lo vedrà nelle Marche per tutto il fine settimana. Al breve incontro con il primo cittadino hanno partecipato le massime autorità locali: il presidente del Consiglio Comunale Mirco Gallina, il vicesindaco Triscari, gli assessori Alessandrini, Antonelli, Francioni e Ginnetti e numerosi imprenditori del distretto produttivo accompagnati dal presidente di Confindustria Valmusone–Ancona sud Roberto Carlorosi.

Dopo aver presentato alcune delle bellezze più conosciute della nostra città, tra cui le famigerate statue acefale che hanno particolarmente colpito il presidente Squinzi, il sindaco Simoncini ha accolto nella sala Vivarini tutti gli ospiti intervenuti che con la loro presenza hanno dimostrato quanto sia ancora vivace il comparto imprenditoriale della zona a sud di Ancona nonostante le continue difficoltà dovute alla crisi economica. “La recessione – ha dichiarato il primo cittadino – si fa sentire, i nostri imprenditori però hanno il piglio giusto per riprendersi e ritrovare quella strada che in molte occasioni li hanno portati al successo ed alla crescita. Come amministratori siamo consapevoli che a volte l’eccessiva burocrazia rappresenta un ostacolo insormontabile che dovremmo eliminare, per farlo ci occorre l’aiuto dello Stato. Se potessimo usare parte delle le risorse che abbiamo in Banca d’Italia e che sono bloccate a causa del patto di stabilità, riusciremmo a pagare in tempi ragionevoli i lavori ed i servizi prestati dalle aziende. Invece i tempi si allungano e noi a volte ci sentiamo in colpa anche se non dipende dalla nostra volontà, perché ci accorgiamo che lo stato di salute delle imprese in molti casi è precario, se non addirittura “da malato cronico”. Nel nostro piccolo, ma con grande impegno e determinazione – ha aggiunto nel suo intervento di saluto Simoncini –abbiamo messo in piedi il progetto “Ripartono le imprese, riparte la città”. Ricorrendo alla pratica dei confidi, con uno stanziamento di 50 mila euro l’anno fino al 2013, abbiamo voluto offrire un valido sostegno per l’accesso al credito a quelle imprese e attività commerciali che intendono innovarsi, assumere o partire ex novo. I continui tavoli di confronto con le associazioni di categoria ci hanno permesso di avere un quadro ben preciso della situazione economica cittadina e di intervenire dove era possibile. A lei presidente chiedo di farsi portavoce, presso i tavoli nazionali ed il Governo, di queste istanze, che non riguardano soltanto il nostro comune e le imprese osimane, ma un po’ tutti i miei colleghi e i suoi associati. Osimo è una città che fino a non molto tempo fa fondava la sua “ricchezza” sull’agricoltura, i figli dei nostri contadini, con la determinazione tipica di chi ha avuto un’educazione rurale, sono riusciti a portare crescita e benessere, creando a volte realtà di livello nazionale e internazionale. Tutto questo patrimonio non può e non deve andare disperso, confido quindi in lei affinché possa impegnarsi in questo difficile compito”.

Il presidente Squinzi, dopo aver ringraziato il sindaco per la calorosa accoglienza ricevuta, ha ricordato come quanto richiesto da Simoncini sia già al primo posto del suo programma di mandato, che comunque è iniziato soltanto lo scorso 24 maggio con la sua nomina. In questi pochi mesi Squinzi ha potuto visitare gran parte della Penisola e si è reso conto che l’ottimismo non manca, anche se tutti gli attori istituzionali dovrebbero collaborare maggiormente per dare la spinta necessaria alle nostre imprese. Da grande appassionato di ciclismo, Squinzi ha proposto lo slogan “Mai smettere di pedalare”. “La vita di un imprenditore - ha sottolineato - è costellata di salite durissime e di impedimenti meccanici che possono essere superati se si ha una squadra intorno e si è in condizione di correre”. Il presidente di Confindustria ha apprezzato l’impegno profuso dall’Amministrazione Comunale nel progetto “Ripartono le imprese, riparte la città” che rappresenta un fondamentale segnale di vicinanza al tessuto produttivo. Nell’occasione Squinzi ha potuto ascoltare le istanze di alcuni imprenditori che hanno delineato un quadro dettagliato sulla situazione del comparto produttivo della Valmusone.

La pesante tassazione, che a volte riguarda anche la ricerca, l’eccessiva burocrazia e la mancanza di collegamento tra governo e imprese, specie quelle medio piccole, sono stati i temi affrontati. Squinzi da parte sua si è detto pronto a farsi portavoce delle richieste degli imprenditori anche se il governo in carica è ormai alle battute finali e occorrerà attendere la nascita del prossimo, prevista nella primavera del 2013. Prima di congedarsi il presidente di Confindustria ha firmato il libro degli ospiti e ricevuto una copia della storia di Osimo a cura di mons. Carlo Grillantini. Il sindaco ha voluto ringraziare anche Alberto Simonetti, l’imprenditore fidardense che ha coinvolto Squinzi in questa due giorni marchigiana. “Con la sua visita e la sua notevole disponibilità - ha dichiarato il primo cittadino - Squinzi ha dato un importante incoraggiamento ai nostri imprenditori affinché non si facciano abbattere dalle avversità, ma continuino a “pedalare” verso nuovi traguardi”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-11-2012 alle 18:01 sul giornale del 19 novembre 2012 - 698 letture

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