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Severini (Pd): 'Come si finanziano Ju-Ter Club e +76?'

Argentina Severini 3' di lettura 27/09/2012 - Questi giorni leggiamo sui giornali lo scandalo che sta coinvolgendo la Regione Lazio, in cui giorno per giorno emergono particolari sempre più sconvolgenti.

Leggiamo ad esempio che l’ex capogruppo Pdl Battistoni finanziava l’associazione del suo segretario personale, come leggiamo che si sta indagando sul rimborso per l’associazione “Ppe” per il mega toga party a cui parteciparono allegramente tutti gli esponenti regionali del Pdl.

Ed ora andiamo ai fatti di casa nostra ai quali siamo condotti per un naturale processo analogico: tutti sappiamo che nella nostra città esistono due associazioni culturali nate dalle costole dell’attuale sindaco e del consigliere regionale Dino Latini: la prima, lo Juter (clone di un altro Juter) è presieduta dalla sorella del sindaco stesso, mentre la seconda, +76 porta addirittura il nome di Dino Latini nel suo logo. Queste associazioni non sono storiche, ma sono nate dopo che Simoncini era sindaco e dopo che Latini era diventato consigliere regionale.

Io e molti altri nella città quindi ci domandiamo e diciamo: ma come mai queste due associazioni riescono ad organizzare eventi costosissimi che spaziano dalle mosciolate ai mega festival (11 incontri con personaggi di rilievo nazionale in venti giorni) che impegnano risorse ingenti per pubblicità, cartelloni, teatri, sale, rimborsi spese ospiti, suolo pubblico -lo scafandro davanti al comune-, magliette, autorizzazioni varie, telefono, e chissà quanto altro per cifre che presumibilmente si aggirano intorno ai quattro zeri?

Dove esistono associazioni culturali che riescono ad organizzare con i loro mezzi iniziative di questo genere? I festival, in qualsiasi posto del mondo sono organizzati direttamente dalle amministrazioni comunali, qui invece sono organizzati da “associazioni culturali”, che però guarda caso, sono completa espressione del potere costituito di questa città, con intrecci di parentele e fedeltà politica.

Io non faccio parte di nessuna associazione culturale, ma mi chiedo come si possano sentire tutte le altre associazioni, che per avere il teatro per una sera sono costrette ad andare in bolletta per mesi.

Io credo che i presidenti delle due associazioni, il sindaco, ma soprattutto il consigliere Latini debbano spiegare una volta per tutte da dove derivano tutti questi soldi.

Il consigliere Latini che è bravissimo a cavalcare l’onda dell’antipolitica, ora si dice favorevole all’abbattimento del gruppo unico, avendo goduto di tutti i suoi privilegi sino ad ora (quando deve decidere guarda allo specchio?), così da poter disporre di due segretari (di cui una, addirittura messa a capo di una società milionaria come Astea Energia) e decine di migliaia di euro per finalità politiche e quindi elettorali. Di fronte a tutto ciò, ha avuto più volte il coraggio di venirci a spiegare l’Imu con lettere in tutte le famiglie (a spese nostre) e a dirci che il Governo Monti ci ha ridotto in povertà, spendendo migliaia di euro per vele, sempre con i nostri soldi.

Speriamo allora che questo festival organizzato dalle due associazioni culturali Juter e +76, straordinariamente capaci di far ciò che nessuna altra associazione saprebbe fare, sia il vero inizio di un’era in cui si facciano inchieste giornalistiche sui tanti nodi irrisolti nella nostra città: oltre che alle tante questioni già trattate a seguito di esposti di ogni tipo, come la gara per la realizzazione del Palabaldinelli, auspichiamo che qualcuno dei giornalisti invitati abbia la voglia ed il coraggio di indagare con quali mezzi si finanziano queste associazioni culturali, nate dalle costole di un potere politico potentissimo da anni.


da Argentina Severini
Partito Democratico




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-09-2012 alle 16:51 sul giornale del 28 settembre 2012 - 2863 letture

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