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Jesi: vendeva giubbotti di marca rubati a Jesi, denunciato un osimano

3' di lettura 29/05/2012 - I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Jesi hanno denunciato alla Autorità Giudiziaria un uomo di Osimo per ricettazione. Si tratta in particolare di M.G. quarantenne disoccupato. Nella sua abitazione sono stati trovati vari capi di vestiario di provenienza furtiva per un valore di oltre dodicimila euro.

I Carabinieri, guidati dal Tenente Eleonora Spadati, sono giunti a casa dell’osimano in quanto a seguito di accertamenti investigativi avevano appurato che alcuni cittadini di Jesi avevano acquistato “sottobanco” dei giubbotti marca “Blauer”, pagandoli ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato, segno che i giubbotti o erano “taroccati” ovvero provenivano da un furto. Quindi sono stati messi in atto dei servizi di osservazione che hanno permesso di appurare che i capi di vestiario provenivano dall’abitazione di M.G., posta in una zona periferica di Osimo , nelle vicinanze del territorio di Jesi e Santa Maria Nuova.

I Carabinieri si presentavano a casa di M.G. ove effettuavano una perquisizione domicilare che permetteva di rinvenire vari capi di abbigliamento quali giubbotti, maglie, pantaloni, camice e felpe tutte di marca “Blauer” e “C.P. Company”. I capi riportavano le etichette ed erano realizzati a regola d’arte e quindi difficilmente ipotizzabile che si trattasse di falsi. Tale teoria è stata confermata da un esame di un esperto che ha appurato che gli indumenti erano tutti originali.

La merce rinvenuta che ha un valore di oltre 12.000 euro è stata posta in sequestro. Dai primi accertamenti è emerso che la stessa dovrebbe essere una parte della refurtiva di un furto verificatosi in Veneto, in un deposito delle due ditte, qualche mese fa. Tali accertamenti stanno continuando al fine di restituire la merce al legittimo proprietario. Il detentore della merce si è limitato a dire di averla acquistata in Campania “sottobanco” non fornendo altri utili elementi.

Sempre nel settore dei delitti contro il patrimonio i militari del Radiomobile, guidati dal Maresciallo Roberto Scarpone, hanno sventato un furto che ignoti stavano mettendo a segno in un capannone di Monsano dove si producono materassi. I Carabinieri, durante un servizio di perlustrazione notturna espletato tra le zone industriale di Jesi e Monsano, notavano che nella ditta “Cila” era stata tagliata l’inferriata di una finestra posta nel retro del capannone non visibile dalla strada.

I militari a seguito dell’ispezione dei luoghi, effettuata unitamente al titolare, allertato dall’attivazione dell’allarme, constatavano che ignoti erano entrati nel magazzino ed avevano cercato di inibire l’allarme, gli stessi verosimilmente si sono dati alla fuga nelle campagne circostanti a seguito dell’arrivo dei militari. E’ plausibile che i malviventi erano interessati alla cassaforte presente nella ditta, infatti il varco che avevano creato è compatibile con le dimensioni della stessa. Sono in corso indagini al fine di addivenire all’identificazione degli aspiranti ladri.








Questo è un articolo pubblicato il 29-05-2012 alle 20:39 sul giornale del 30 maggio 2012 - 868 letture

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