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'Incontri d'Autore' al Campana, 'Le pietre raccontano Santa Maria della Piazza'

Palazzo Campana ad Osimo 2' di lettura 13/03/2012 - Mercoledì 14 marzo alle ore 18,00 presso la Sala Vici del Palazzo Campana di Osimo, secondo appuntamento della III edizione di “Incontri d’Autore – Attualità e Cultura al Campana” con la presentazione del volume: AA.VV. Le pietre raccontano Santa Maria della Piazza Edizioni Itaca

Intervengono: Stefania Sebastiani e Paola Marchegiani, curatrici del volume.

La chiesa di Santa Maria della Piazza, in Ancona, è un piccolo prodigio di pietra: riccamente decorata e disallineata rispetto al disegno urbano, si fa incontro, inaspettata, a chi procede da via della Loggia, a ridosso del porto.

Sant’Agostino la conosceva bene e nel 421 (426 secondo altri studiosi), durante una sua predica ad Ippona, parla di Ancona e ci fornisce la più antica notizia dell’esistenza dell’edificio, dedicato all’epoca a Santo Stefano.

L’attrattiva destata dalla bellezza di Santa Maria della Piazza ha mosso alcuni amici a chiedersi: Perché i nostri avi hanno costruito questo edificio? Di quale Bellezza è segno? Che cosa indica? Hanno interrogato le pietre scoprendo con stupore che esse conservano la memoria di Ancona, fin dalle sue origini, e che questa chiesa custodisce una straordinaria storia, da riscoprire e da rivivere. «Mi piace pensare – scrive monsignor Menichelli – vescovo di Ancona e Osimo - nella prefazione – che questo libro non offra solo un po’ di storia d’arte, ma diventi “libro di ancoraggio”, di “solidità” per i nostri giorni».

Le foto e le parole delle pagine del volume, permettono al lettore/spettatore di oggi di ripercorrere la grande “vitalità” che l’incontro con Cristo ha trasfuso nelle storie delle pietre, delle lunette, dei capitelli, delle volte presenti in Santa Maria.

Un’ultima curiosità, certamente non secondaria. Perché questa presentazione a Osimo?

Non è escluso che Il maestro Filippo che firma la chiesa di Santa Maria in Ancona sia lo stesso artista che abbia lavorato alla sistemazione della cripta del Duomo di Osimo. Infine, non è stilisticamente da escludere che i suoi interventi si siano estesi anche alla decorazione della Cattedrale osimana.

In ogni caso l’approccio conoscitivo tentato per Santa Maria della Piazza può essere valido anche per guardare altri capolavori presenti nel nostro territorio.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-03-2012 alle 14:38 sul giornale del 14 marzo 2012 - 501 letture

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