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8 marzo: lavoro di rete e applicazione delle norme per l'eliminazione del gap di genere

Pina Ferraro 4' di lettura 07/03/2012 - "L'Italia deve fare molto di più, c'è uno scarto tra legge e sua applicazione che va colmato, le donne non sono il problema ma la soluzione", queste le parole accorate, sia nei modi che nei termini, di Violeta Neubauer, del Comitato O.N.U. per l'eliminazione delle discriminazione nei confronti delle donne, che vigila sull'applicazione dell'omonima convenzione internazionale, la C.E.D.A.W. Parole consegnate alle tantissime persone che hanno riempito la Sala Mappamondo della Camera dei deputati, in occasione della presentazione del rapporto ombra sui diritti delle donne in Italia, lo scorso gennaio.

I punti critici, individuati dalla Piattaforma Cedaw sono diversi: lavoro e welfare, tratta e prostituzione, stereotipi e rappresentanza politica, violenza, diritti sessuali e salute riproduttiva. E le istituzioni in tal senso hanno una grande responsabilita: non avere adempiuto adeguatamente alla diffusione dei contenuti della convenzione e, in tal senso, non aver favorito una conoscenza approfondita. Qual'è allora l'impegno che le istituzioni – e in questo l'ufficio della consigliera di parità per la provincia di Ancona non intende sottrarsi – devono sottoscrivere onde celebrare degnamente l'ennesima giornata internazionale della Donna?

Occorre che ognuno di noi – istituzioni e singoli cittadini/e, - vigili affinché le misure contenute nella Cedaw e le raccomandazioni europee, così come le norme italiane in tema di lotta alla discriminazione di genere e supporto alle politiche di cittadinanza, vengano attuate. In tal senso, l'auspicio della consigliera di parità per la Provincia di Ancona, d.ssa Pina Ferraro, è quello di insistere, sollecitare e/o implementare un dialogo costruttivo tra e con con le istituzioni nazionali e locali affinchè ognuno, assumendosi in sé le proprie responsabilità, possa contribuire al superamento del gap di genere in ogni sfera della vita quotidiana delle donne, restituendo dignità a tutte quelle donne che ancora non l'hanno ottenuta, nonché rafforzare e sostenere quante l'hanno già conquistata. Lavoro, politiche sociali, pari opportunità, parità di genere, conciliazione, qualità della vita, ecc, sono i tanti percorsi che dovranno vederci tutti/e uniti! Altro nodo problematico su cui far confluire energie e passioni condivise, tra più attori territoriali, è il tema della rappresentanza politica delle donne – in ogni forma e contesto - punto cardine per raggiungere la parità di genere e contrastare varie forme di discriminazione.

La questione della partecipazione femminile all’arena politica, soprattutto in Italia, non lascia intravedere trend positivi, anzi ciò a cui abbiamo assistito negli anni recenti, ribadisce la Dott.ssa Ferraro, è stato un ridimensionamento delle rappresentanze parlamentari femminili, accompagnato da un rarefarsi di presenze forti e significative negli incarichi di governo. Trend negativo che pervade anche altre sfere della vita delle donne, soprattutto quando queste giungono alla soglia di incarichi apicali. Tutto ciò lascia intendere di essere in presenza di sistematici processi di riproduzione dell’esclusione delle donne dai luoghi decisionali della politica, che pongono un problema urgente sia di interpretazione, che di misure adeguate di contrasto. Volgendo lo sguardo al futuro, utilizzando un approccio positivo, è bene sottolineare che oggi, pur nella pluralità di posizioni teoriche e politiche del dibattito sulle disuguaglianze di genere, sembrano potersi individuare alcune interessanti linee di riflessione che riguardano sia la natura dei principi di uguaglianza, che sono il fondamento delle moderne costituzioni, sia la problematizzazione dell’assunto che si possa parlare delle donne come un gruppo che rivecon ndica diritti collettivi, sia la scelta delle misure antidiscriminatorie.

Solo una forte azione condivisa tra chi persegue obiettivi di parità, mettendo insieme coraggio e passione, si può guardare avanti e immaginare un mondo in cui i diritti delle donne siano diritti acquisiti e la giornata internazionale della donna un momento come un altro, solo a ricordarci di non abbassare la guardia. Sono tanti i temi e le azioni che l'ufficio della consigliera di parità per la Provincia di Ancona intende realizzare in questa provincia, già più volte citati. Per pianificarli, programmarli e realizzarli occorre che tutte le istituzioni pubbliche e privati si uniscano per condividere obiettivi e percorsi, definendo “chi fa cosa” nel pieno rispetto della singola mission istituzionale. E' tempo di abbandonare solchi già noti e circoscritti che non ci hanno consentito di raggiungere traguardi significativi; oggi più che mai è l'unione e la condivisione degli obiettivi che può e deve creare la forza per il superamento della crisi in tutte le sue forme e poter godere appieno dei diritti costituzionalmente sanciti.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 07-03-2012 alle 17:03 sul giornale del 08 marzo 2012 - 369 letture

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