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Loreto: Giornata Internazionale della Donna, il messaggio di Mons. Tonucci

Mons. Giovanni Tonucci 5' di lettura 02/03/2012 - La Delegazione Pontificia e la Prelatura di Loreto sono liete di comunicare le manifestazioni promosse dal Centro Italiano Femminile di Loreto, il cui assistente spirituale è il Vicario della Prelatura Mons. Decio Cipolloni, in occasione della Giornata Internazionale della Donna (8 marzo).

Il programma di domenica 4 marzo 2012 prevede alle ore 11.00, presso la Basilica della Santa Casa, la Santa Messa presieduta dall’Arcivescovo Delegato Pontificio di Loreto Mons. Giovanni Tonucci e animata dalla Cappella Musicale della Santa Casa. Nel pomeriggio, alle ore 16,30, presso la sala “Pasquale Macchi” (ex sala Tinello), presenti le autorità cittadine, verrà consegnata la Mimosa d’Oro alla scrittrice Rita Coruzzi.

Chi è Rita Coruzzi: nata il 2 giugno 1986 a Reggio Emilia è affetta da tetraparesi, in conseguenza di un intervento chirurgico andato male e dall’età di dieci anni è sulla sedia a rotelle. Diplomatasi al liceo classico, ha conseguito la laurea triennale in Lettere e attualmente si sta specializzando in giornalismo presso l’università di Parma. Della sua esistenza ha fatto una battaglia quotidiana per dimostrare che non ci si deve arrendere mai e che è sempre possibile trovare in sé la forza interiore per affrontare qualsiasi prova. Tra le sue recenti pubblicazioni Un volo di farfalla. Come la fede mi ha ridato il sorriso (2010) e Il mio amico Karol (2011).)

Alle suore oblate di Maria Vergine di Fatima, presenti con la loro opera presso il Centro “Giovanni Paolo II” di Montorso, verrà invece consegnata la Viola d’Oro. Nel corso della serata Mons. Tonucci presenterà l’appena edito Quaderno della Edizioni Santa Casa Le donne nella Bibbia - Pentateuco e Libri Storici, un volume che raccoglie una serie di riflessioni e interventi dello stesso Arcivescovo di Loreto pubblicati negli scorsi anni sulla rivista del santuario lauretano “Il Messaggio della Santa Casa”.

Di seguito il messaggio che anche quest’anno Mons. Giovanni Tonucci ha scritto in occasione della Giornata Internazionale della Donna:

Care amiche,

nella Cappella Tedesca della nostra Basilica, a destra della finestra centrale, c’è l’immagine di una donna in azzurro. È la Sulammita, la fanciulla del Cantico dei Cantici, che dice di se stessa: “Bruna sono ma bella”. Abbronzata dal sole, perché abituata al lavoro nei campi, ma bella di una bellezza speciale, che spinge il suo innamorato – identificato addirittura con il Re Salomone – a proclamarla “bellissima tra le donne”. Per questo, nella liturgia della Chiesa, idealizzando il racconto in maniera spirituale, le parole del Cantico dei Cantici sono riferite alla Vergine Maria.

Grazie alla testimonianza di un suo collaboratore, sappiamo che il pittore della Cappella, Ludwig Seitz, aveva usato come modella per dipingere la Sulammita “una bellissima pesciarola di Porto Recanati”. Pensate quindi alla vicenda di questa donna, una del popolo come noi, una che potremmo incontrare per strada o a cui potremmo chiedere se ha oggi del pesce davvero fresco. Ebbene, grazie alla genialità di un artista, proprio lei è diventata la “bellissima” della Sacra Scrittura, l’ideale di ogni donna amata, e, attraverso lo sguardo della fede, l’immagine profetica della Madre di Dio

Non vi sembra che il volto di questa donna, “bruna ma bella”, possa essere l’immagine di ogni donna, o addirittura di ogni persona che viene al mondo, prescelta da Dio per essere santa e chiamata ad incarnare una missione di bene per tutti? La Sulammita ci dice di esserci abbronzata lavorando al sole: quindi una contadinella. La modella del Seitz era una pescivendola: quindi una lavoratrice che sbarcava il lunario vendendo il pesce che, forse, il suo stesso marito andava ogni giorno a pescare nell’Adriatico.

Voi, care sorelle, madri, figlie e nonne, siete tutte un po’ così: ciascuna a compiere la vostra missione, in famiglia, a casa o al posto di lavoro, portando sulle vostre spalle la responsabilità di voi stesse e di coloro che sono affidati alle vostre cure. Attraverso queste attività, che sono tutte ugualmente nobili e impegnative, voi costruite nella vostra vita quel progetto di amore che Dio desidera per ciascuno di noi.

Guardiamo dunque insieme alla bella fanciulla del Cantico, che è nello stesso tempo una contadina, una principessa, l’ideale di ogni donna, l’immagine poetica di Maria, la Vergine Santa. E pensate quindi che lo stesso cammino, di bellezza e di santità, è aperto davanti a ciascuna di voi: ciascuna di voi, donna semplice e bella per questa semplicità, chiamata ad essere regina di una casa che conta su di voi e di voi ha tanto bisogno, chiamata ad essere l’immagine fedele di quell’ideale di donna e di madre che è Maria. In lei potete riconoscere tutti gli ideali femminili ai quali vorreste sempre ispirarvi e che vorreste essere capaci di imitare.

Nel riflettere sulla dignità della donna, di ogni donna, ammiriamo ancora una volta la “pesciarola” di Porto Recanati. Con i suoi occhi scuri, sembra ammiccare a ciascuna di voi, quasi per indicare un cammino di nobiltà che è aperto per tutte.

La Vergine Santa di Loreto, ancora una volta, ci è madre e modello.


   

dalla Delegazione Pontificia di Loreto




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-03-2012 alle 14:24 sul giornale del 03 marzo 2012 - 643 letture

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