Siulp provinciale: anche Osimo a rischio 'Infiltrazioni mafiose'

I recenti trasferimenti di personale altamente qualificato, le continue aggregazioni in incarichi svincolati dall’attività investigativa, sono segnali chiari sulla scarsa attenzione che si sta riversando sull’unico apparato info-investigativo preposto, in ambito marchigiano, al contrasto della criminalità organizzata. Ogni addetto ai lavori o cittadino informato, che legge le relazioni della Commissione Parlamentare Antimafia, le relazioni di apertura dei vari anni giudiziari e seguono la cronaca giudiziaria, sanno che la criminalità organizzata non conosce confini geografici e che le Marche non sono completamente immuni. Gli unici antidoti sono un tessuto sociale coeso ed un elevato livello di guardia degli organismi investigativi di analisi e contrasto.
Con gli scongiuri del caso, non vorremmo accorgerci tra un po’ di tempo, che la criminalità organizzata è riuscita ad infiltrarsi e ramificarsi anche nel nostro tessuto economico-sociale. Nei prossimi giorni, dopo la riunione di tutte le segreterie firmatarie del presente comunicato, si inizierà una serie di incontri con le Istituzioni locali per rappresentare quello, che oramai è una certezza del personale di Polizia che opera all’interno della Squadra Mobile e cioè che si è in presenza di un forte ridimensionamento di tale ufficio, che potrebbe ripercuotersi sulla sua operatività.
I SEGRETARI PROVINCIALI: SIULP Paolo ANDREUCCI, SIAP-ANFP Paolo ARCANGELI, SILP per la CGIL Massimo FALDUTO, UGL POLIZIA DI STATO Fabio CASCONE FEDERAZIONE UIL POLIZIA Tiziana MACCARI, CONSAP Mauro BERTONI.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-02-2012 alle 14:59 sul giornale del 25 febbraio 2012 - 551 letture
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