Lodolini sull'anno giudiziario: 'Legalità e sicurezza, impegni essenziali'

Sono alcune delle parole pronunciate sabato dal Pg di Ancona Macrì all'inaugurazione dell'anno giudiziario. Ne troviamo, giustamente, ampio risalta sulla stampa odierna. A tal proposito il Pg Macrì ha citato, un episodio avvenuto nel febbraio 2011, nella nostra provincia: il sequestro di beni in odore di camorra da parte della Dda di Napoli a Cerreto d'Esi. Quell’episodio mi colpì profondamente.
Occorre aprire gli occhi dinanzi al tentativo da parte della criminalità organizzata di insediarsi anche dalle nostre parti. La nostra provincia è una terra sostenibile e solidale, rispetto ad altre realtà del Paese è economicamente florida, anche se colpita duramente dalla crisi, dotata di importanti infrastrutture logistiche. Sono elementi molto attrattivi per gli affari della criminalità organizzata. Il nostro tessuto è sostanzialmente sano ed estraneo alle logiche omertose e conniventi tipiche di altre realtà del Paese dove la presenza criminale affonda in radici storiche lontane, presenta una notevolissima capillarità territoriale ed esercita una grande forza intimidatoria sulla generalità della popolazione. Da noi, inoltre, a fare da anticorpo c’è anche una fitta e solida rete associativa, sociale e di categoria che opera con successo per promuovere la cultura della legalità.
L'impegno della politica deve essere pieno e senza tentennamenti perché la lotta contro le mafie è il cardine di una più generale lotta per affermare la legalità e il diritto di tutti i cittadini a vivere sicuri, a lavorare senza taglieggiamenti e trappole. Legalità, sicurezza: sono due delle parole chiave attorno alle quali abbiamo costruito il Partito democratico e insieme due impegni fondamentali del centrosinistra che governa in Regione, Provincia e Comuni del territorio. Su questo terreno non sono ammesse distrazioni né fallimenti. La legalità non ha colore, né bandiera. Di fronte a questo scenario il compito della Politica è innanzitutto quello di non ridimensionare il fenomeno, di non sottovalutarlo. Più le attività mafiose sono esposte ai riflettori della cronaca e all’attenzione delle Istituzioni, maggiore e più rapida è la maturazione di quegli anticorpi sociali e culturali senza i quali la sola azione repressiva non può sconfiggere le mafie. Bisogna agire con fermezza e determinazione prima che un rischio diventi un problema e un problema si trasformi in emergenza.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-01-2012 alle 17:47 sul giornale del 30 gennaio 2012 - 530 letture
In questo articolo si parla di emanuele lodolini, politica, partito democratico, anno giudiziario
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