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L'Italia senza le Province, Pd: 'Prima sarebbe stato necessario attuare una riforma dello Stato'

Emanuele Lodolini 2' di lettura 29/01/2012 - “Un sistema istituzionale efficiente ed efficace può restituire credibilità al Paese e mettere in moto la crescita. E’ per questo che riteniamo fondamentale che si metta in atto una riorganizzazione complessiva dell’assetto istituzionale del Paese, volto allo snellimento e al risparmio.

In questo quadro si inserisce anche il ruolo delle Province, enti che svolgono una funzione importante di governo intermedio dei territori. Le Province in questi anni hanno dato un contributo concreto allo sviluppo economico, sociale e infrastrutturale dei territori e del Paese, grazie anche alla qualità dei servizi offerti e al peso degli investimenti sul fronte della viabilità, dell’edilizia scolastica, della difesa del suolo, per il ruolo svolto sulle crisi aziendali, sulle politiche per lo sviluppo e in materia di programmazione di trasporti, energia e rifiuti”.

“Si è ipotizzato che lo Stato risparmierebbe dalla loro cancellazione circa 12 miliardi di euro. Si tratta di dichiarazioni non molto corrette. Un recente studio realizzato dall’Università Bocconi ha dimostrato, infatti, che i 12 miliardi di euro corrispondono al totale delle spese che le Province sostengono per far fronte alle loro funzioni tra le quali strade, trasporti, formazione, centri per l’impiego. E’ difficile immaginare come si potrà colmare questo vuoto e chi si farà carico di queste funzioni fondamentali, senza provocare disagi e penalizzazioni ai cittadini”.

“L'operazione sulle Province, una cui riorganizzazione era comunque necessaria, così come configurata dall’art 23 del decreto SalvaItalia rischia di creare solo confusione poiché non inserita in un disegno istituzionale chiaro e ambizioso. Analizzare in modo più organico la struttura dello Stato, nella quale tagli e ridimensionamenti produrrebbero benefici maggiori con minori impatti negativi sui cittadini. Dal superamento del bicameralismo perfetto ci sarebbe un forte risparmio strutturale, perchè si dimezzerebbero i Parlamentari e un migliore funzionamento del Parlamento stesso che non avrebbe più due Camere che fanno le medesime cose. Quindi decidere su Senato federale e carta delle autonomie. Razionalizzazione degli organi periferici dello Stato e un serio tetto agli stipendi degli alti burocrati. Le Province sono presenti in tutta Europa e soprattutto sono previste dalla nostra Carta Costituzionale. E’ per questo che la loro riorganizzazione non può essere affrontata senza considerare la loro natura costituzionale”.

“Comunque sia, non ci faremo trovare impreparati. Saremo protagonisti del cambiamento, predisponendo una nostra proposta di riordino complessivo del sistema che confronteremo con amministratori locali, forze economiche e sociali”.


   

da Emanuele Lodolini
segretario Pd prov. Ancona




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 29-01-2012 alle 17:54 sul giornale del 30 gennaio 2012 - 652 letture

In questo articolo si parla di emanuele lodolini, politica, partito democratico

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