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Luigi Bizzarri e Franco Brunetta. Ecco i primi nomi del IX Premio Nazionale ANPI Fabrizi

3' di lettura 24/01/2012 - E’ fatto. E’ partito il carrozzone del Premio Nazionale ANPI “Renato B. Fabrizi” IX edizione 2012. Sono, infatti, stati assegnati i primi due premi riguardanti il giornalismo storico e alla ricerca storica: Luigi Bizzarri e Franco Brunetta.

Luigi Bizzarri è soprattutto l’anima, l’umore de “La Grande Storia” di Rai Tre, rete Rai di cui è dirigente responsabile del Nucleo Produttivo Storia. La Grande Storia è in onda dal 1997 e pur essendo un programma di divulgazione scientifica “La grande Storia” gode di una vasta platea televisiva. Il programma fa parte del "Progetto Storia" di Rai 3 che comprende altre trasmissioni come Correva l'anno, Gli Archivi della Storia, Novecento e Enigma.

Del programma di cui è curatore, programma di alto valore storico documentaristico, ricordiamo nell’ultimo anno, quello appena chiuso, alcune serate come quella dal titolo “Mussolini, Soldi, Sesso e Segreti”, puntata sulla corruzione diffusa nel Ventennio, piuttosto che “Liberate il Duce!" - La vera storia dell’operazione Quercia” che descrive con dovizia di particolari il modo e i motivi che spinsero il governo sbadigliano del Re Vittorio Emanuele III a trasferire il detenuto Mussolini da Ponza alla Sardegna a Campo Imperatore dove venne organizzata l’evasione dell’ex duce; una conclusione a cui è giunto anche il nostro amico e collaboratore il generale Massimo Coltrinari nel suo intervento di presentazione del proprio testo “Salvare il salvabile”, un libro assolutamente da leggere, qui ad Osimo. Grande seguito ebbe la puntata sulla storia di Giovanni Paolo II.

Luigi Bizzarri ha pubblicato i libri: Il Papa buono (2000), Il Principe di Dio (2004), Il mio Novecento sul cardinale Carlo Maria Martini (2006).

Per il complesso delle sue attività Luigi Bizzarri ha ricevuto il premio Flaiano per la sezione Cultura e televisione.


Franco Brunetta, insegnante e giornalista piemontese di S. Maurizio Canavese, il paese dove Carlo Angela, padre di Piero, antifascista, offrì rifugio a numerosi ebrei e antifascisti, attività per la quale ha avuto la nomina di “Giusto tra le Nazioni”.

Brunetta è stato premiato per la propria attività di ricercatore locale sui fatti resistenziali acceduti in un territorio, il Canavese, dove l’occupazione tedesca fu pesantissima in violenze, rastrellamenti e stragi ininterrotte dal settembre 1943 all’aprile 1945, eccidi come quelli in cui fu ucciso un grande partigiano, osimano doc, Luigi Moschini alle Casermette di Rivoli. Del nostro Luigi Moschini, onorato da eroe in quei luoghi, si è pure ampiamente occupato l’emerito Brunetta tanto da aggiungere sedici pagine di racconto specifiche sul nostro concittadino nella seconda edizione del suo libro più conosciuto: I ragazzi che volarono l’aquilone, testo che esce proprio in questi giorni edita dall’Araba Fenice Libri di Boves.

Un filo rosso lega quindi Brunetta a Osimo che pensa di raggiungere la nostra città con gli anziani fratelli di Luigi, rintracciati e di cui ha raccolto le testimonianze.

Da anni collabora con l’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea di Torino.

Tra i suoi lavori: Luigi e Pietro “Gino” e “Venere”- La comunità, la famiglia, la Resistenza (Il Risveglio, 1994), Carlo Angela, un uomo giusto (Provincia Di Torino 2002), Il risveglio della Resistenza (Il risveglio, 2010). E’ autore del cortometraggio La Festa dell’Addolorata (1996) e del reportage La tentazione dell’oblio (2002).

I nomi degli altri emeriti saranno resi noti nei prossimi giorni: il direttore di un grande giornale, uno dei massimi storici italiani ed un cantautore tra quelli individuati e di cui si ha una accettazione di massima.

Emeriti conosciuti o meno conosciuti alla grande platea, la cui attività però fa parte della nostra cultura nazionale, quella che rende grande un paese come l’Italia.

Una cultura, una conoscenza delle cose e della vita che, annebbiata da quel manto di superficialità che ci copre da quasi vent’anni, vuole riemergere, vuole rialzare la testa.


   

da ANPI - Osimo
Associazione Nazionale Partigiani D'Italia




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 24-01-2012 alle 14:36 sul giornale del 25 gennaio 2012 - 1279 letture

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