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Confartigianato: 'Attenzione alla microcriminalità nella Valmusone'

Confartigianato 2' di lettura 15/01/2012 -

Aumentano i furti a danno dei cantieri e delle attività della Valmusone. La criminalità agisce a tutti i livelli: si va dalle sottrazioni di mezzi e materiali da lavoro alla ruberia di pinze e chiavi inglesi. Nel mirino le aree produttive periferiche. Un clima che scoraggia l’iniziativa imprenditoriale.



Rubano persino le pinze e le chiavi inglesi. La sicurezza nella Valmusone è una priorità assoluta – denuncia Ivano Gardoni, responsabile Confartigianato per l’area Ancona Sud – le cronache hanno riportato giorno dopo giorno l’ elenco di furti e scassi che hanno toccato le residenze di privati. La situazione esige un maggior controllo. Le zone più colpite sono le aree periferiche: riceviamo segnalazioni da Osimo Stazione, Padiglione, Passatempo nell’osimano, dalle località di Loreto, dall’area produttiva di Cerretano nel fidardense. L’ondata di criminalità che ha preso a bersaglio la Valmusone “lavora” a tutti i livelli. Fanno notizia e non passano di certo inosservati i colpi messi a segno da bande, che imperversano rapinando banche, svaligiando ipermercati e negozi, che sottraggono denaro e materiale da lavoro.

A questa criminalità si somma anche l’azione pressoché invisibile di una microcriminalità che agisce a macchia di leopardo, senza un preciso piano di azione, delinquenti che sottraggono piccoli “bottini”, tuttavia essenziali nel lavoro quotidiano delle imprese. I cantieri edili sono “visitati” da ignoti che non disdegnano di portare via anche piccoli strumenti. Fuggono via con pinze, semplici utensili manuali da lavoro.

Questo contesto, in cui occorre mettere il lucchetto alla cassetta degli attrezzi, preoccupa (dai bar, agli esercizi commerciali, dagli autolavaggi, ai distributori di benzina) e rischia di fungere da deterrente, scoraggia la nascita di nuove attività, mantiene in un costante chi va là tanto i cittadini quanto gli imprenditori che in numerosi casi, vessati magari da piccoli furti, ma costanti e reiterati nel tempo, non riescono a far fronte alle perdite e sono costretti a chiudere. Per questo – conclude Gardoni – la Confartigianato chiede che vi sia da parte delle forze competenti uno sforzo unitario che possa arginare tale situazione. Servono interventi coordinati di Comuni, Polizia, Carabinieri, Polizia Municipale. La Confartigianato è disponibile in questo senso a incontrare Istituzioni e forze dell’ordine per elaborare assieme strategie di difesa mirate per il territorio.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-01-2012 alle 11:35 sul giornale del 16 gennaio 2012 - 489 letture

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