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Scuole, Pugnaloni: 'Dovere di trasparenza nei confronti dei genitori e della cittadinanza'

Simone Pugnaloni 3' di lettura 04/08/2011 -

Gentili colleghi delle liste civiche, avrei il piacere di confrontarmi politicamente con voi sui grandi temi che riguardano la nostra città anche sui mezzi di comunicazione a nostra disposizione come il blog istituzionale del Comune come accade ogni volta che ci riuniamo in consiglio comunale.



Per fare ciò però auspico di avere come interlocutore il consigliere comunale o l’esponente civico che firmando i comunicati stampa con nome e cognome viene individuato da me come controparte per costruire il dibattito politico. Alla luce di questa mia richiesta intendo effettuare alcune precisazioni alla comunità osimana: 1) Nell’unico atto politico/amministrativo che viene citato nel comunicato stampa delle liste civiche a proposito di scuole non compare il mio nome e cognome poiché all’epoca non ricoprivo incarichi di pubblico amministratore né in Giunta né in Consiglio comunale.

2) A distanza di circa 7/8 anni dall’approvazione del piano di adeguamento e riassetto della rete scolastica delle scuole di base nel Comune di Osimo che fu discusso tra il 2002 ed il 2003 non credo di aver potuto incidere su nessuna scelta in merito per i motivi espressi al punto 1. Oggi come ho ribadito più volte in consiglio comunale e sulla stampa, sento il dovere in qualità di consigliere comunale di riproporre un dibattito serio e costruttivo sull’assetto della programmazione scolastica visto lo sviluppo urbanistico che ha vissuto la città nel crescere da circa 28500 abitanti del 2003/2004 ai circa 33000 abitanti di oggi.

Questo perché come per la predisposizione di un p.r.g., il primo dato da tenere in considerazione è il calcolo dimensionale, quindi la proiezione di come crescerà la popolazione nei prossimi 10 anni nella città, anche per la scuola occorre pianificare il numero delle strutture, dove ubicarle, il numero degli studenti da ospitare a secondo del mutamento geografico della popolazione residente nella nostra città, tenuto conto della libera facoltà delle famiglie di scegliere l’istituto dove iscrivere il proprio bambino. A distanza di anni quindi se necessario si può ripensare la programmazione scolastica sul territorio con una mozione che dovrà essere molto articolata sul problema scuole, cogliendo l’occasione di interessare tutta la politica osimana, minoranze comprese però, senza strumentalizzazioni da una parte e dall’altra per convocare famiglie, docenti, dirigenti, provveditorato regionale agli studi per costruire un progetto futuro nell’edilizia scolastica sul nostro territorio. Questo per evitare che si arrivi allo scontro politico duro dove l’ingerenza politica può condizionare quella che è invece la reale esigenza delle famiglie osimane e vedere oggi che la decisione finale la prende il Tar e non le autorità politiche della città di comune accordo con tutte le parti in causa interessate.

3) “Capo popolo” è un termine non adeguato per chi serenamente alla presenza di circa 400 persone tra genitori, studenti e docenti ha richiesto di poter sospendere i lavori del consiglio comunale poiché , fatto salvo che vi erano all’o.d.g. altri argomenti da trattare, ho ritenuto che la priorità in quel momento fosse quella di dedicare spazio ad un incontro tra Sindaco e rappresentanti della scuola presenti in massa che sentivano da tempo la necessità di incontrarlo per risolvere un problema che doveva trovare una risoluzione certa a breve termine. Magari un incontro interlocutorio che meglio avrebbe preparato l’incontro pianificato per il Sabato successivo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-08-2011 alle 16:44 sul giornale del 05 agosto 2011 - 665 letture

In questo articolo si parla di scuola, politica, simone pugnaloni, pd

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