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Referendum su acqua e nucleare: qual è la posizione dell’amministrazione di Osimo?

2 si per l'acqua pubblica 2' di lettura 26/05/2011 -

Ci sono valori e beni che appartengono a tutti. che devono essere al di là delle appartenenze politiche e delle ideologie, perché interessano la vita delle persone e i loro diritti fondamentali.



Aria, acqua e salute del pianeta sono patrimonio dell’umanità intera, appartengono a tutti e a nessuno, nel senso che tutti devono poter accedere ad essi e nessuno può pretenderne l’esclusività. Attraverso i referendum del 12 -13 giugno saremo chiamati a dire la nostra sulla gestione dell’acqua e sulle future politiche energetiche del governo che vuole imporci il ritorno al nucleare. La gestione del servizio idrico deve soddisfare bisogni collettivi, cioè garantire a tutti l’accessibilità all’acqua, che non è una merce, secondo standard qualitativi, tariffari e di efficienza. In Italia, accanto ad esempi di non buona gestione pubblica delle reti idriche, ne abbiamo tantissimi di eccellenti, per cui l’obbligo di dare una quota minima di gestione del 40% ai privati (con un massimo che raggiungerà il 70% entro il 2015!), è una scelta del tutto insensata e ideologica.

Forse è un pregiudizio anche escludere a priori un possibile contributo di privati, ma è ingenuo credere che non sia il business quello che li attira. Di certo pensare di migliorare l’efficienza della rete e la qualità dell’acqua solo affidandole ai privati è pura illusione. Ha senso dire che un privato agisca in regime di monopolio (tale è la gestione a livello locale) senza il rischio che possa specularci sopra? E’ plausibile pensare che si preoccupi di fare investimenti su strutture non sue visto che la rete idrica rimane di proprietà pubblica? I fatti dimostrano di no, visto che le privatizzazioni dell’acqua avviate in passato non hanno portato vantaggi: dove ci sono i privati l’acqua costa di più ed alcune città francesi come Parigi, che avevano imboccato la via della privatizzazione, hanno fatto marcia indietro. Siamo ormai in piena campagna referendaria e il governo sta facendo carte false pur di boicottare il sacrosanto diritto dei cittadini di essere informati nel merito e di poter esprimere democraticamente la propria volontà su temi così importanti.

In una situazione come questa, che ha veramente dell’incredibile in un Paese democratico, il silenzio tombale dell’amministrazione Simoncini diventa complice dell’atteggiamento del governo. Signor sindaco, i cittadini osimani vogliono sapere se lei è d’accordo o meno con la privatizzazione dell’acqua in regime di monopolio. Vogliono sapere quale sarà il destino dell’Astea se fallirà il referendum e in che modo intenderà garantire il diritto di tutti i cittadini di accedere all’acqua senza incremento delle tariffe. E per quanto riguarda il ritorno al nucleare, ci dice se è favorevole? In caso affermativo, accetterebbe la costruzione di una centrale sul territorio marchigiano?






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-05-2011 alle 18:02 sul giornale del 27 maggio 2011 - 693 letture

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