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'Una goccia di felicità' per i bambini di Chernobyl

"Una goccia di felicità" per i bambini di Chernobyl 3' di lettura 12/05/2011 -

A Minsk in Bielorussia c’è un ospedale oncologico pediatrico all’avanguardia dove si rivolgono le famiglie per assicurarsi le cure migliori per i propri figli. Storie diverse, ma accomunate dalla stessa malattia: tumore. Sono i “bambini di Chernobyl“, a 25 anni dal disastro della centrale nucleare ucraina.



In occasione dell’anniversario, il Comune di Osimo ha ospitato i bambini del progetto “Natasha 2011”, promosso dall’Associazione “L’Arca”, che ha portato presso il centro turistico Numana blu 9 piccoli ospiti bielorussi con i propri accompagnatori. I bambini dopo le cure effettuate a Minsk stanno trascorrendo nelle Marche un breve soggiorno di convalescenza. Sono nati tutti dopo l’esplosione della centrale nucleare ucraina di Chernobyl. Ma sono cresciuti nel segno di quel drammatico incidente. Sono i ragazzi dell’Est Europa, protagonisti di storie di malattie, viaggi, trasferimenti, paure protrattisi nel tempo nel nome della strage di 25 anni fa. Il disastro di Chernobyl è diventato un fardello per una generazione di bielorussi, il paese più contaminato dalla nube radioattiva generata dall’incidente nucleare, trasportata fuori confine dai venti che soffiavano verso Sud. Le aree completamente incontaminate erano rare. I pericoli per la salute hanno caratterizzato e ossessionato i primi anni di vita di tanti bambini. La motivazione primaria dei progetti di accoglienza, come quello promosso dall’Associazione “L’Arca”, è proprio la salute dei bambini ospitati che traggono notevole beneficio dai soggiorni nelle nostre zone non contaminate.

I bambini hanno trascorso l'intera giornata ad Osimo, ospiti dell'Amministrazione, e hanno potuto visitare le grotte ed altre attrazioni locali. Il momento più toccante quando sono stati ricevuti in municipio dal sindaco Stefano Simoncini, dall’assessore alla Pubblica Istruzione Gilberta Giacchetti, dal consigliere regionale Dino Latini e dagli assessori Alessandrini e Ginnetti. Le autorità hanno voluto regalato ai piccoli ospiti i puzzle delle grotte del Cantinone. “Aiutare i “figli” di Chernobyl è un impegno che l’associazione “L’Arca” porta avanti in maniera lodevole da molti anni – ha ricordato il sindaco Simoncini – grazie ad iniziative come i vari progetti “Natasha” si da ospitalità a dei bambini che hanno bisogno di allontanarsi per un po’ dai rischi di potenziali malattie. Per diversi giorni possono stare lontani dalla zona contaminata, tra i nostri fortunati bambini, giocare con loro, “fare i bambini”, riempirsi i polmoni della nostra fortunata aria e in alcuni casi conoscere un gesto d’affetto mai ricevuto”. Parole accolte con applausi dai piccoli bielorussi che hanno dedicato una canzone popolare a tutte le autorità presenti e ai volontari dell’associazione. Alla fine di maggio subentrerà un secondo gruppo (10 minori + accompagnatori) che farà base presso la struttura Buon Pastore della Parrocchia del Portone di Senigallia. I bambini hanno poi concluso la giornata presso la scuola elementare Bruno da Osimo, dove hanno pranzato con i propri coetanei nella mensa scolastica. “E’ stata un mattinata commovente - ha dichiarato l’assessore Gilberta Giacchetti – a volte basta poco per aiutare chi vive situazioni di estremo disagio sociale e ambientale come i bambini della Bielorussia. Come Amministrazione Comunale seguiremo con particolare attenzione le prossime iniziative promosse dall’Associazione “L’Arca””.

Intanto il consigliere regionale Dino Latini ha dato la propria disponibilità a fare in modo che le attività dell’Arca possano interessare tutta la regione con il fondamentale sostegno dell’Assemblea Legislativa delle Marche. Un ringraziamento particolare va al presidente dell’associazione Emilio Vaccaroni e ai volontari per l’impegno profuso in tutti questi anni a favore dei bambini di “Chernobyl”.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 12-05-2011 alle 17:08 sul giornale del 13 maggio 2011 - 1165 letture

In questo articolo si parla di attualità, osimo, chernobyl, Comune di Osimo

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