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Castelfidardo: grande successo di pubblico per i 'Vandali' di Stella

Gian Antonio Stella 3' di lettura 06/05/2011 -

Un Italia da amare e detestare insieme, quella che custodisce molta parte del “patrimonio dell’umanità” dell’Unesco ma che non solo non sa promuoverlo, ma nemmeno custodirlo, proteggerlo, conoscerlo…. E’ l’italia dei “Vandali” raccontati nel libro-denuncia di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Un abbandono culturale, che penalizza pesantemente il turismo, altra risorsa che dovrebbe essere strategica per il nostro Paese.



Il libro e le numerose indagini che vi si intrecciano sano state raccontate da Gian Antonio Stella presso il salone degli Stemmi del Comune di Castelfidardo. Invitato dal Circolo Culturale +76 Dino Latini, Stella ha illustrato al numeroso pubblico presente l'inchiesta svolta sulle bellezze del paesaggio italiano, sulle poche ancora intatte e sulle molte ormai devastate dalla poca memoria, dal degrado, dall'incuria, dalla stupidità e dalla speculazione. Svilimento dell'immenso patrimonio nazionale documentato in pagine ricche di scandali e realtà che sembrano nate dalla più contorta fantasia narrativa, ma che sono invece il nostro quotidiano italiano.

“Non abbiamo il petrolio, noi. Non abbiamo il gas, non abbiamo l'oro, non abbiamo i diamanti, non abbiamo le terre rare, non abbiamo le sconfinate distese di campi di grano del Canada o i pascoli della pampa argentina. Abbiamo una sola, grande, persino immeritata ricchezza: la bellezza dei nostri paesaggi, la bellezza dei nostri siti archeologici, la bellezza dei nostri borghi medievali, la bellezza delle nostre residenze patrizie, la bellezza dei nostri musei, la bellezza delle nostre città d'arte” ha ricordato la prestigiosa firma del Corriere della Sera. Eppure la situazione è a dir poco drammatica: “E’ verissimo che abbiamo la fortuna di avere ereditato dai nostri nonni più siti Unesco di tutti. Ne abbiamo 45 contro 42 della Spagna, 40 della Cina, 35 della Francia, 33 della Germania, 28 del Regno Unito, 21 degli Stati Uniti. Ma questa è un'aggravante, che inchioda i nostri governanti, del passato e del presente, alle loro responsabilità. Al loro fallimento. Spiega infatti un dossier del dicembre 2010 di Pwc (Pricewaterhouse Coopers, la più grossa società di analisi del mondo per volume d'affari) che lo sfruttamento turistico dei nostri siti Unesco è nettamente inferiore a quello degli altri. Umiliante. E suicida. Non abbiamo molte altre carte da giocare. Di pagine deprimenti “Vandali” ne contiene tante: vicende più o meno note che ci costringono a riflettere, Indro Montanelli ha ricordato Stella soleva dire che “ogni filare di viti o di ulivi è la biografia di un nonno o di un bisnonno” .Modificare la situazione attuale, anche se difficile, secondo Stella è possibile: è però necessario che la sciatteria e la miopia con cui viene oggi spesso trattato il patrimonio italiano vengano sostituite da una cultura della manutenzione e della cura quotidiana. Ed è necessario che vengano aumentati gli investimenti destinati ad ambiente e beni culturali e che si controlli poi con costanza il modo in cui vengono spesi, colpendo le mancanze e i reati. Il sindaco di Castelfidardo Mirco Soprani, nel suo intervento di saluto ha ricordato il recente finanziamento statale di seicentosessantamila euro per i lavori di restauro e risanamento conservativo dell’ex convento di Sant’Agostino.

Una buona notizia proprio mentre si parlava di valorizzare i nostri beni culturali”. Stella è rimasto particolarmente colpito dall’accoglienza ricevuta e dalla presenza dei numerosi giovani che fanno parte di + 76 Dino Latini e dello Ju-Ter club, i circoli culturali che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento. Il consigliere regionale Dino Latini ha voluto la presenza di Stella e di altre firme illustri del giornalismo italiano per risvegliare la coscienza civica dei cittadini. La cultura è infatti la nostra prima ricchezza e va valorizzata al meglio anche con il contributo della comunità. Gian Antonio Stella comunque con molta probabilità ritornerà nei prossimi mesi per presentare un’altra pubblicazione su cui sta già lavorando. Sarà l’occasione per affrontare un altro tema importante e di stretta attualità.


   

da circolo culturale "+76"




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 06-05-2011 alle 19:00 sul giornale del 07 maggio 2011 - 771 letture

In questo articolo si parla di osimo, dino latini, gian antonio stella

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