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Offagna: Piccioni, 'Cavour il grande regista dell'Unità d'Italia'

Convegno sull'Unità d'Italia 2' di lettura 16/04/2011 -

“Perché il nostro Paese si chiama Italia?”, “Perché si è festeggiata l’Unità d’Italia il 17 marzo?”, “Perché la bandiera ha tre colori? Verde, bianco e rosso?”, “Perché Cavour era meno famoso di Garibaldi?”.



Sono alcune delle tante domande enunciate dal folto gruppo di alunni e studenti della Scuola elementare-media “Caio Giulio Cesare” di Offagna nel corso del convegno svoltosi nella mattinata di sabato 16 aprile, all’interno della Chiesa del S. S. Sacramento del Borgo medioevale, organizzato dal Comune nell’ambito del programma di iniziative per i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia. A fornire le adeguate risposte il relatore, Riccardo Piccioni, ricercatore dell’Università di Macerata e professore di Storia contemporanea all’Università di Valle d’Aosta.

“Perché ci chiamiamo Italia? Le origini –ha risposto Piccioni- sono ancora controverse, la versione più accreditata deriva da una denominazione di un popolo di epoca antica: gli italici. Si festeggia il 17 marzo non perché prese il via la prima seduta del Parlamento, bensì per la nomina di Vittorio Emanuele II a Re d’Italia. I colori della nostra bandiera sono mutuati da quelli del tricolore francese, il rosso rappresenta la passione del popolo e il verde la speranza. Garibaldi è diventato, nel tempo, più famoso di Cavour per via della sua particolare personalità e del suo forte carattere”. “Camillo Benso conte di Cavour –ha aggiunto Piccioni- è stato il grande regista della costruzione dell’Unità d’Italia; Garibaldi un eroe e Mazzini un precursore del passaggio dalla monarchia alla repubblica”.

“Continuiamo ad essere soddisfatti dei riscontri positivi relativi a queste nostre iniziative – ha sottolineato il sindaco Stefano Gatto-, soprattutto con una nutrita partecipazione da parte dei nostri giovani che hanno posto domande interessanti, articolate e piene di significato”. “E’ stato un altro grande momento di spessore e di rilievo –ha precisato l’assessore alla Cultura, Alessandro Desideri-, con i nostri ragazzi che hanno partecipato, non solo numericamente, con grande interesse a questo ennesimo evento per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia”. Presenti, tra gli altri, al convegno il consigliere regionale Dino Latini, il presidente del Consiglio della Provincia di Ancona, Luciano Antonietti, i componenti della Giunta comunale e il sindaco dei ragazzi, Gianmarco Pagliarecci.








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-04-2011 alle 15:33 sul giornale del 18 aprile 2011 - 698 letture

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