ConcertAzione: 'Il cinema Concerto diventi una casa delle culture, ma il sindaco finge di non capire'

2' di lettura 13/04/2011 -

Concertazione prende atto del fatto che, al di là di risibili propositi (metodo democratico, attenzione ai desiderata dell'opinione pubblica, etc...) che l'Amministrazione comunale sbandiera in ogni circostanza e che poco hanno a che fare con la realtà effettuale sotto gli occhi della cittadinanza, segnata dal degrado di una gestione della cosa pubblica ridotta a consorteria, accordi di potere, disprezzo della volontà popolare, lo stile e l'arroganza di chi ci amministra mostra il tratto peculiare della giunta Simoncini/Latini.

Infatti appare scoperta l'intenzione che è alla base del bando che la giunta di mercoledì 13, emanerà. Ovviamente, data l'esorbitante cifra, tutta da verificare, prevista dall'Amministrazione comunale per la sistemazione del cinema concerto, è facile prevedere che nessun privato si accollerà una spesa tanto onerosa. E Simoncini/Latini potranno sbandierare la loro presunta democraticità. Strana idea questa della democrazia in cui si chiede ai cittadini di gestire un bene pubblico, certo, ma con la ricattatoria conditio di accollarsi spese tanto rilevanti. Curioso, certo, ma ad Osimo è la prassi consueta: per rotatorie, devastazione paesaggistica, cementificazione del territorio, clientelismo,etc...il Comune interviene attivamente, spendendo e spandendo cifre considerevoli.

Per la gestione del Cinema, invece, che non prevede utili elettoralistici e logica affaristica del ‘do ut des', allora si richiede una specie di autotassazione, che nessun gruppo, neppure se formato da mecenati, potrebbe permettersi. In realtà, quello che concertAzione chiedeva e chiede è la trasformazione del cinema concerto in una casa delle culture. Ma il sindaco finge di non voler capire ed oppone la sua solita idea di un potere centralistico ed autoritario, che nei fatti pare interessato esclusivamente agli affari e ad una gestione antidemocratica ed autoritaria della cosa pubblica.