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Agugliano: Cup, lettera aperta del sindaco Lombardi al presidente Spacca

sanità 4' di lettura 22/12/2010 -

La stampa non parla più del nuovo CUP (Servizio Unico di Prenotazione) del Servizio Sanità della Regione Marche, per cui ci dovremmo attenere a quanto dichiara l'Assessore: il servizio funziona ed è a regime. Credo però che né l'Assessore né i suoi familiari, abbiano mai avuto fino a questo momento, la reale necessità di utilizzare il CUP per una visita medica. In caso contrario avrebbero toccato con mano la reale situazione in cui si dibattono quotidianamente pazienti da una parte e operatori sanitari dall'altra.



Io invece, che come ogni cittadino “qualunque” faccio la comune trafila chiamando l’ASUR per prenotare una visita, posso testimoniare quello che segue. Il giorno 8 novembre dopo aver avuto la prescrizione medica dal Medico di Famiglia (elettrocardiogramma con prova da sforzo) mia moglie ha telefonato, come da suggerimenti pubblici fatti dal dott. Ruta, al CUP. Il centralinista, come da protocollo, ha sventagliato i giorni e le strutture disponibili e noi, come avrebbe fatto chiunque, abbiamo scelto il primo giorno utile. A questo punto ci è stato assegnato un codice con i relativi riferimenti che indicavano: 21 dicembre, ore 9, reparto Cardiologia 2° piano Ospedale di Senigallia. Premetto che non sono ero mai andato prima all'ospedale di Senigallia e quindi non sono conosciuto. La mattina del 21 dicembre, alle ore 9 mi sono presentato con mia moglie al 2° piano del reparto di Cardiologia dell'Ospedale di Senigallia. Ho consegnato l’impegnativa all'infermiera che, gentile e disponibile, mi ha fatto notare che evidentemente avevo sbagliato data, in quanto in quel reparto quell’esame lì, il martedì non si esegue. A quel punto ho fatto presente all’infermiera che non mi ero inventato né giorno né ora ed ho esibito il codice di prenotazione completo di tutto. Fortunatamente in quel momento è passato un medico (credo il responsabile) che mi ha chiesto il codice della prenotazione e ha disposto con l'infermiera una verifica.

Il risultato della verifica è stato il seguente: il giorno e l'ora erano giusti, ma mi avevano prenotato l’esame sbagliato: un elettrocardiogramma Holter (di cui non conoscevo neanche l'esistenza). Compresa la situazione, il medico in questione ha detto all'infermiera di verificare la disponibilità di un collega che potesse effettuare comunque l’esame di cui avevo bisogno. Il “caso” ha voluto che ci fosse un medico in grado di lasciare momentaneamente il suo lavoro e quindi l’esame è stato eseguito. A questo punto vi chiederete perché vi ho scritto: in fondo potrebbe essersi trattato di un semplice disguido. E invece no. Approfondendo infatti la questione, proprio durante lo svolgimento dell’esame, ho scoperto che “disguidi” come questo sono all’ordine del giorno e che, per quello che mi riguarda, devo ringraziare esclusivamente la disponibilità e l'affabilità degli operatori di quel reparto che davanti ad un paziente (assolutamente a loro sconosciuto, tengo a sottolinearlo) hanno anteposto le sue necessità all'aspetto burocratico. E questo non è cosa da poco visto i continui articoli sulla malasanità.

L'aspetto davvero grave invece è che al CUP sono state assegnate persone che non sanno assolutamente quello che devono fare. Non sanno che differenza passa tra un esame e un altro, non conoscono la terminologia tecnica. Preciso anche che sono favorevole al CUP, ma il personale doveva e deve essere formato per conoscere sia l’organizzazione sia la terminologia di uso comune; è inoltre indispensabile ampliare le fasce orarie di utilizzo delle apparecchiature per diminuire le liste di attesa ed evitare che i cittadini siano costretti ad andare dallo specialista privato. Da quanto ho appreso è all'ordine del giorno che pazienti non si presentino, che pazienti siano prenotati per esami sbagliati, che pazienti vengano prenotati nello stesso momento per un esame e per la conseguente visita specialistica ma che l’esame e la visita non vengano svolti nel medesimo ambulatorio e dal medesimo medico. E questo evidenzia quante lacune ci siano al CUP e testimonia come chi prende le prenotazioni non conosca l'organizzazione globale della struttura sanitaria marchigiana. Quante risorse stiamo sprecando oltre il prevedibile iniziale rodaggio? A questo punto Signor Presidente, se vuole veramente bene ai cittadini marchigiani, penso che sia ora di fare un serio “esame” della situazione per non continuare a far subire ai cittadini questa tortura per fruire di servizi che, tra l’altro, nessuno ha il piacere di utilizzare. Le auguro un Buon Natale e spero che nel 2011 riesca a mettere a regime questo nuovo sistema di prenotazione che tutti i cittadini possano usufruire del nostro sistema sanitario.

Sauro Lombardi

Sindaco di Agugliano






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 22-12-2010 alle 16:59 sul giornale del 23 dicembre 2010 - 2441 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, agugliano, CUP

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