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UAAR: 'Non dimentichiamo quanto anticlericalismo animò il Risorgimento'

3' di lettura 17/09/2010 -

L'Uaar celebrerà l'anniversario della battaglia di Castelfidardo con un volantinaggio ad Osimo e con la partecipazione dei suoi iscritti alla commemorazione che si terrà a Castelfidardo nei luoghi della battaglia, organizzata dalle istituzioni politiche locali, al fine di ricordare cosa abbia significato la fine del regno di Pio IX.



Sabato prossimo 18 settembre,il circolo osimano dell'Uaar, Unione atei e agnostici razionalisti, in collaborazione con il coordinamento provinciale, annuncia una serie di iniziative volte a commemorare il 150° anniversario della battaglia di Castelfidardo che, proprio il 18 settembre 1860, sancì la sconfitta delle truppe di papa Pio IX da parte dell'esercito piemontese, guidato dal generale Cialdini. Inquadrato negli eventi di festeggiamento nazionale del 150° anniversario dell'unità d'Italia,questo episodio storico assume una valenza particolare. Infatti sancì l'ingresso dell'Umbria e delle Marche, e quindi di Osimo(da cui partirono le truppe piemontesi la mattina della battaglia), nel nascente regno d'Italia e la fine di uno dei più oscurantisti e reazionari regimi politici della storia, quello dei "Papi re". Finiva finalmente quel regno di terrore e morte che, tra Inquisizione, roghi di eretici, repressione delle libertà di pensiero, di espressione e di ricerca scientifica, aveva tenuto nel terrore migliaia di suoi sudditi per centinaia di anni. L'Uaar celebrerà tale evento con un volantinaggio ad Osimo e con la partecipazione dei suoi iscritti alla commemorazione che si terrà a Castelfidardo nei luoghi della battaglia, organizzata dalle istituzioni politiche locali,al fine di ricordare cosa abbia significato la fine del regno di Pio IX. Tanti furono infatti i suoi crimini ed elencarli tutti ci sarebbe impossibile.Ma come non ricordare le repressioni dei motti patriottici di rivolta che furono da lui ordinati in diverse città del centro italia,tra cui quello tristemente noto come "le stragi di Perugia", avvenuta nel capoluogo umbro il 20 Giugno 1859, per ordine del papa e del suo segretario,cardinale Antonelli, ed eseguita dalle guardie svizzere guidate dal colonnello Schmidt. O come non ricordare la condanna a morte del patriotta Girolamo Simoncelli, di Senigallia, fucilato il 2 ottobre del 1859,colpevole di aver partecipato alla nascita e agli eventi della Repubblica romana(1848). Ma elencare tutte le esecuzioni capitali dei carbonari e patriotti italiani sarebbe impossibile. Bisogna ricordare anche l'operato di associazioni cattoliche e riviste volute da quel papa, come "Civiltà cattolica",che propagandarono l'odio contro gli ebrei. E citando per ultima,ma non per importanza, l'enciclica "Sillabo", con la quale Pio IX individuava e condannava "80 errori prodotti dal libero pensiero e dal razionalismo moderno". Con quell'evento bellico tornava nella nostra città e nel resto delle terre liberate, sia la libertà di stampa(da li a pochi giorni nascerà ad Ancona il Corriere Adriatico) che la fine della separazione tra ebrei e gli altri cittadini cattolici dello stato pontificio. Furono infatti riaperti i ghetti di molte città del centro italia e riconosciuta la libertà dei cittadini a partecipare alla vita politica nazionale. Contro ogni tentativo di revisionismo storico e di cancellazione della componente anticlericale del Risorgimento, l'Uaar si adopererà al fine di mantenere viva la voce della Verità.


   

da Unione Atei e Agnostici Razionalisti
www.uaar.it




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-09-2010 alle 19:20 sul giornale del 18 settembre 2010 - 847 letture

In questo articolo si parla di attualità, Unione Atei e Agnostici Razionalisti

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