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Castelfidardo: Cingolani (PDL), 'Outlet a Monte Camillone, che senso ha?'

3' di lettura 15/09/2010 -

Non più centro commerciale, né parco commerciale, ma un outlet con più di 93 negozi destinati alle grandi firme. E le faraoniche opere pubbliche promesse in cambio dell’autorizzazione a costruire? Nessuno ci ha ancora informato, ma ho il timore che non siano più dovute. E allora, ha senso costruire un agglomerato di negozi quando la zona è già satura e i nostri commercianti stentano a tener aperta la serranda?



Sinceramente sono po’ stanco di sentir parlare di questo benedetto centro commerciale che dovrà sorgere alle porte di Castelfidardo, andando ad occupare la zona Monte Camillone. Ce ne siamo già occupati in questa legislatura qualche tempo fa, quando esprimemmo chiaramente la nostra opinione riguardo l’opportunità o meno che questo grande complesso commerciale prenda forma. Parliamoci francamente, questa zona ha bisogno di tutto tranne che di un’altra struttura commerciale. E siccome la zona Monte Camillone è stata tra le prime ad essere destinata ad edificazione commerciale ma non se ne è mai fatto nulla, io credo che ci sia qualcosa di poco chiaro dietro la vicenda. Castelfidardo non ha il potere di imporre la propria volontà in provincia? La ditta che vuol costruire non riscuote simpatie all’interno delle maggioranze che amministrano il territorio?

Forse, dopo tanti anni qualche sospetto è legittimo. Ma non è questo il punto. Io ritengo che un amministratore debba saper raccogliere il massimo dalla propria gestione, e l’ultima proposta da parte della società proprietaria dell’area comprendeva opere stratosferiche che il Comune di Castelfidardo non potrebbe realizzare nemmeno tra cento anni. Difficile non essere d’accordo, non accettare. Sarebbe da irresponsabili. Ma oggi, sembra essere cambiato tutto. Non più centro commerciale, né parco commerciale, ma un outlet con più di 93 negozi destinati alle grandi firme. E le faraoniche opere pubbliche promesse in cambio dell’autorizzazione a costruire? Nessuno ci ha ancora informato, ma ho il timore che non siano più dovute. E allora, ha senso costruire un agglomerato di negozi quando la zona è già satura e i nostri commercianti stentano a tener aperta la serranda?

Faccio un appello al Sindaco e a questa Giunta, che troppe volte ha dato dimostrazione di farsi tirar troppo la giacca: se ci dobbiamo piazzare il nemico in casa, che almeno contribuisca a risolvere i problemi che Castelfidardo non è capace di risolvere. Penso soprattutto al Centro Storico, che necessita di un profondo restayling e di una spruzzata di adrenalina per riprendere il battito, ora ridotto ai minimi termini e in procinto di morire. Penso alla nuova Scuola Media, opera fondamentale che non riesce a prendere vita. Penso alle infrastrutture, alla rete fognaria, alla rete viaria, ad un grande parcheggio, alle grandi opere di cui abbiamo bisogno e delle quali non possiamo più fare a meno. Chiedo troppo? Forse, ma se non si chiede nulla difficilmente riusciremo ad uscire dal degrado cui stiamo precipitando. E sinceramente credo sia ora che il territorio sia venduto a caro prezzo, cosa che finora non è stata fatta. L’amministrazione di una città non deve essere all’insegna dell’ipocrisia e delle false ideologie, ma nemmeno accompagnata dalla mancanza di potere contrattuale e di una sempre maggior predisposizione al calarsi le braghe. Chi amministra il territorio oggi lo fa anche per i figli del domani.

Marco Cingolani - Consigliere Comunale PDL Castelfidardo






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 15-09-2010 alle 22:32 sul giornale del 16 settembre 2010 - 1230 letture

In questo articolo si parla di politica, castelfidardo, pdl

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