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Andreoni (PD): 'Fotovoltaico nei campi, i richiedenti non sono agricoltori'

4' di lettura 02/09/2010 -

Con la risposta fornita dall’amministrazione alla mia interrogazione con la quale chiedevo di conoscere quante erano le istanze presentate per l’installazione degli impianti fotovoltaici nei terreni agricoli, diventa immediatamente chiaro a tutti che la maggior parte dei richiedenti non sono agricoltori.



Dopo quattro mesi è arrivata finalmente la risposta ( prot. 26718 del 25/8/2010) alla interrogazione scritta sugli impianti fotovoltaici sui terreni agricoli. A tal riguardo vanno ricordate le diverse posizioni. Da una parte la sottoscritta che si dichiara a favore dell’utilizzo di questa fonte di energia ma allarmata e contraria all’eccessivo consumo del terreno agricolo ( fotovoltaico si ma sui tetti, su terreni già compromessi, sui tetti di capannoni, sui tetti dei parcheggi, ecc.); inoltre ritiene opportuno che l’Amministrazione Comunale si doti di un regolamento al fine di scongiurare fenomeni di “fotovoltaico selvaggio”.

Dall’altra, la posizione degli inquilini di palazzo del Comune - Simoncini&Latini – per i quali il problema non sussiste, (anzi, coinvolti attivamente dal fenomeno del ” fotovoltaico a terra “: Latini come produttore, mentre un assessore risulta progettista di tali opere), si sono dichiarati contrari ad ogni regolamentazione, a qualsiasi vincolo circa la possibilità d’installare impianti di produzione di energia rinnovabile nel nostro territorio, quindi favorevoli al consumo senza freni dei terreni agricoli.

A supporto delle loro posizioni, e in modo demagogico come nel loro stile, hanno giustificato che il ricorso al fotovoltaico aiuta l’economia degli agricoltori osimani gravemente colpiti dalla crisi economica e mi hanno incolpato “di essere acerrima avversaria dei poveri agricoltori costretti a produrre fotovoltaico, perché la campagna non rende più“. Con la risposta fornita dall’amministrazione alla mia interrogazione con la quale chiedevo di conoscere quante erano le istanze presentate per l’installazione degli impianti fotovoltaici nei terreni agricoli, diventa immediatamente chiaro a tutti che la maggior parte dei richiedenti non sono agricoltori.

Ecco l’elenco delle istanze di domanda ( triplicate nel 2010 rispetto al 2009) per l’ installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli osimani, con specifica dell’indicazione della collocazione degli impianti e dei KW di potenza energetica di ciascun impianto. ( Ho omesso dall’elenco gli impianti inferiori a 200 Kwp):

richiedente

Ubicaz.impianto Kwp
Sun Solution srl Via Chiaravallese 1.620
Fotosolar Enery spa Via di Jesi 1.040
M.R.G. srl Via Linguetta 999
Lanari A. e M. Via Molino Basso 958
Latini A. – Latini Dino Via Molino San Polo 903
Pesaresi M. – Pesaresi P. Via San Valentino 903
Apollo Europe srl Via Cagiata, 84 754
Tenuta Casenuove srl Via Coppa 717
Del Monte A. Via Fosso 716
OMAC Via Osteriola 702
C.P.E. snc Via Bellafiora 700
Az.Agricola Fava G. Via Colle San Biagio 691
Vignoni M. Via Abbadia 650
Novapover R1 srl Via Cola, 27 576
Hercolani Fava Simonetti Via Fontemurata 500
Ist.Campana Via delle Querce 497
Mezzelani A. M. Via Soderini 459
Cons.Bonifica del Musone Via Coppa 304
Fortecno snc Via Fratte, 24 300
Az.Agr. Bietti F. Via San Biagio 200

Con l’interrogazione si chiedeva di dare regole al fenomeno del fotovoltaico a terra, cercare di conciliare i diversi interessi: quelli degli imprenditori da una parte tesi a cogliere delle legittime opportunità e quelli che si richiamano al benessere collettivo, alla tutela ambientale e paesaggistica dall’altro il cui primo difensore deve essere proprio l’Ente Locale. Bene ha fatto quindi la Regione Marche che è intervenuta sulla problematica - cogliendo il pericolo ambientale e paesaggistico che deriva dalle distese di pannelli solari che consumano il suolo - ponendo il limite di 200 kilowatt per la assoggettabilità degli impianti fotovoltaici alla procedura di valutazione di impatto ambientale.

Questo malgrado il consigliere Latini ( che qualcuno ingenuamente pensa che in Regione rappresenti gli interessi della nostra città) abbia proposto un emendamento con il quale voleva che tale limite fosse 500 Kw. Emendamento che è stato sonoramente bocciato e rispedito al mittente dalla maggioranza. Emendamento n. 2/7 del Consigliere Latini: (pag.38 Allegato Resoconto verbale) Al comma 1, lettera n decies, il punto 2) è sostituito dal seguente: “la cui potenza complessiva sia inferiore o uguale a 500 kW a condizione che non ricadano in ambiti sottoposti a vincolo di tutela integrale del PPAR o vincolo d’inedificabilità assoluta imposta dai PRG ad esso adeguati;”. Lo pongo in votazione. ( – L’Assemblea legislativa non approva – )


   

da Paola Andreoni
Presidente Consiglio Comunale Osimo





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-09-2010 alle 15:58 sul giornale del 03 settembre 2010 - 2513 letture

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