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Giacchetti: 'Troppi piccioni in centro, il Comune sta intervenendo'

3' di lettura 30/05/2010 -

Per legge in un centro urbano va rispettato un numero di piccioni pari a 300-400 per Km quadrato; si deduce chei n Osimo abbiamo una convivenza di piccioni 10 volte tanto! E questo nonostante i numerosi provvedimenti presi e tutt’ora attuati come l’installazione di dissuasori fisici, la chiusura di siti di nidificazione, nicchie, dormitori, posatoi, l’utilizzo di falconiere



Il Centro Storico di Osimo è attualmente popolato da un numero di piccioni sicuramente molto al di sopra perchè si mantenga in equilibrio l’ ecosistema, soprattutto in un centro abitato. Nonostante i numerosi interventi e le ordinanze effettuate negli anni passati l’attuale censimento dei piccioni torraioli vede una densità di popolazione dei piccioni pari a 3495 Km quadrato. In considerazione che in un centro urbano va rispettato un numero di piccioni pari a 300-400 per Km quadrato, si deduce che abbiamo una convivenza di piccioni 10 volte tanto!

E questo nonostante i numerosi provvedimenti presi e tutt’ora attuati come l’installazione di dissuasori fisici, la chiusura di siti di nidificazione, nicchie, dormitori, posatoi, l’utilizzo di falconiere… Riportiamo sotto i dati del censimento 2007 e di quest’anno. Un numero cosi elevato di piccioni porta in città numerosi problemi di ordine architettonico (danni per il guano ai palazzi, alle mura romane e ai monumenti), sanitario (alta densità demografica porta i piccioni ad ammalarsi e facilita la trasmissione di germi patogeni per l’uomo), economico (servizi di manutenzione e nettezza urbana per l’imbrattamento di strade, piazze…), oltre ai disagi per le famiglie che abitano al centro storico finanche a problemi all’agricoltura nelle campagne circostanti per il diffondersi dei piccioni nelle campagne stesse. E il problema sanitario, sebbene non si devono fare allarmismi è da non trascurare come anche sollecitato dalla Direzione dell’Ospedale di Osimo, presso il quale sono presenti numerosissimi piccioni, proprio per il rischio di trasmettere malattie come salmonella, clamidia, toxoplasmosi.

Per ripristinare una condizione non più a rischio vale a dire riportare ad una densità di piccioni come previsto dalla legge, il Comune si è attivato per chiedere il parere all’Isituto Superiore per la Prevenzione e la Ricerca ambientale (INSPRA) al fine di adottare i provvedimenti per ridurre la popolazione dei piccioni. Oltre alla consuete norme comportamentali (non distribuire cibo ai piccioni da parte della popolazione, con eventuali sanzioni, ridurre i siti di nidificazione…) per la grave situazione di Osimo anzitutto viene indicata la cattura dei piccioni a scopo diagnostico, fondamentale per determinare se i piccioni sono malati o meno e viene anche indicata “ eventuale cattura in ambito urbano di una frazione della popolazione mediante impiego di gabbie-trappole attivate con esca alimentare con successiva soppressione eutanasia di un determinato numero di esemplari.

Questa azione presenta il vantaggio di accelerare i tempi di conseguimento di un pre-determinato obiettivo di densità sostenibile. L’intero piano di gestione del colombo andrà preceduto da una adeguata e puntuale informazione che illustri le finalità gli obiettivi e gli strumenti dell’azione di contenimento popolativi”. Alla stato attuale dopo aver chiesto e ottenuto un parere favorevole alla ASUR per la cattura diagnostica per valutare la presenza zoonosi, si sta provvedendo a verificare mediante cattura diagnostica la salute o meno dei piccioni presenti al centro storico. L’intento dell’Amministrazione è di risolvere definitivamente tale problema nel rispetto di tutte le parti.

Gilberta Giacchetti

Assessore Sanità






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-05-2010 alle 14:47 sul giornale del 31 maggio 2010 - 4850 letture

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