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UAAR: dove vanno a finire i soldi dell'8 X 1000?

4' di lettura 26/05/2010 -

Molti soci UAAR di Ancona, Osimo e Senigallia hanno deciso di firmare a favore dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, che si è caratterizzata in questi anni per la sua particolare attenzione alle tematiche della laicità, della bioetica, dei diritti umani e di eguaglianza; la Chiesa Valdese percepisce solo i soldi di chi l’ha espressamente scelta, rifiutando la ripartizione proporzionale, non utilizza i fondi dell’8x1000 per esigenze di culto, né per il mantenimento dei Pastori.



I soci osimani del Circolo UAAR, Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, vi ricordano che questo è il periodo in cui ognuno di noi deve compiere il più ingrato dei propri doveri: pagare le tasse; Conoscere il destino che la legge riserva ai nostri soldi dovrebbe confortarci, ma non è così! Pochi sanno infatti che l’apparente striminzito 8x1000 dell’IRPEF di tutti gli italiani che lo Stato destina al finanziamento delle confessioni religios e ammonta a circa 1 miliardo di euro (1.000.000.000 €).

Lo Stato riconosce quali destinatari di tale gettito solo confessioni Cristiane (Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, Chiesa Evangelica Luterana, Unione Chiese Cristiane Avventiste del settimo giorno, Assemblee di Dio), ed Ebraiche (Unione Comunità Ebraiche), più lo Stato stesso.

Ma qualcuno è più fortunato di altri; Sebbene lo Stato dichiari di destinare la sua quota in favore di interventi quali la fame nel mondo, le calamità naturali, l’assistenza ai rifugiati, la conservazione dei beni culturali, in realtà devolve parte della quota per la conservazione dei beni culturali per il restauro di luoghi di culto… della Chiesa Cattolica. E questo in aggiunta alle sovvenzioni dirette e alle esenzioni fiscali garantite da altre leggi. Dei quasi 44 milioni di euro di gettito spettanti allo Stato nel 2009, i 10 milioni destinati ai beni culturali sono stati devoluti al restauro di immobili ecclesiastici e analoga fine hanno fatto gran parte dei 14 milioni destinati agli interventi per il sisma in Abruzzo.

Ma attenzione, firmare a favore di uno dei soggetti destinatari l’8x1000, non significa che questo riceverà veramente i nostri soldi: infatti la ripartizione avviene in percentuale alle scelte espresse. Che cosa significa? Che nonostante sia solo il 35% dei contribuenti a sottoscrivere una delle possibili scelte, grazie alla ridistribuzione proporzionale, la Chiesa Cattolica riceve fino all’87% di tutto il gettito, quindi anche i soldi di chi non ha firmato. A fronte di uno Stato che non informa, né fa propaganda per sé, c’è una Chiesa Cattolica che ogni anno avvia martellanti e costose campagne pubblicitarie su tv e giornali.

Per la campagna del 2005, il cui spot riguardava le vittime dello tsunami, la Chiesa Cattolica spese ben 9 milioni di euro (fonte: “Il Sole 24 Ore”), mentre ne furono inviati solo 3 milioni alle vittime (fonte: CEI – Conferenza Episcopale Italiana). Per le altre confessioni religiose è addirittura controproducente tentare di farsi pubblicità: nel 2005 la Chiesa Valdese si vide censurare dalla Rai il proprio spot, ritenuto offensivo nel titolo (“Molte scuole, nessuna chiesa”) e nel contenuto (“Nemmeno un euro viene utilizzato per le attività di culto”).

Ai contribuenti che non firmano (65%) per scelta o perché suppongono, sbagliando, che non firmando i loro soldi rimangono a disposizione dello Stato, vanno aggiunti anche i milioni di lavoratori dipendenti monoreddito, i pensionati e i lavoratori atipici che avendo il sostituto d’imposta, o la ritenuta d’acconto, neppure sanno, né gli viene detto, che dovrebbero firmare anche loro.

I contribuenti che volessero essere certi della destinazione del proprio 8x1000 possono compilare una scheda che trovano presso qualunque ufficio postale ed indirizzarlo all’Agenzia delle Entrate. Il servizio di ricezione della scheda da parte degli uffici postali è gratuito e obbligatorio. A causa del criterio ineludibile della legge, che limita la scelta del contribuente a quelle sopraccitate, molti soci UAAR di Ancona, Osimo e Senigallia hanno deciso di firmare a favore dell’Unione delle Chiese Metodiste e Valdesi, che si è caratterizzata in questi anni per la sua particolare attenzione alle tematiche della laicità, della bioetica, dei diritti umani e di eguaglianza; la Chiesa Valdese percepisce solo i soldi di chi l’ha espressamente scelta, rifiutando la ripartizione proporzionale, non utilizza i fondi dell’8x1000 per esigenze di culto, né per il mantenimento dei Pastori. Una piccola lezione di laicità che tutte le chiese dovrebbero imparare.


Per il Circolo UAAR di Ancona
Delegazione di Osimo
Roberto Giorgett


   

da Unione Atei e Agnostici Razionalisti
www.uaar.it




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 26-05-2010 alle 22:08 sul giornale del 27 maggio 2010 - 2950 letture

In questo articolo si parla di attualità, chiesa cattolica, Unione Atei e Agnostici Razionalisti, 8 per mille





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