Buglioni: 'Il comunicato del comune, un autogol eclatante'

Fare appello ai Parlamentari dell’opposizione significa ammettere di non essere riusciti a risolvere i problemi più importanti, significa aver fallito, significa che i 10 anni di Latini non sono serviti a nulla , se non a cementificare oltre l’inverosimile, fare gli interessi di pochi e isolare sempre di più la città dal contesto regionale e nazionale, senza alcuna possibilità di relazionarsi con il Parlamento Italiano ed Europeo.
Di autogol ce ne sono stati tanti, a cominciare da quello più significativo che ha siglato una campagna elettorale lunghissima, serratissima, oltre modo dispendiosa e sicuramente inutile perché ha portato sì al Consiglio Regionale, ma ha rivelato la perdita totale di ogni dignità personale, etica, civica, politica non solo di Latini, ma di tutti i suoi seguaci che si sono schierati a Sinistra senza sapere cosa stessero facendo, classico esempio di mortificazione delle ideologie e della politica vera a vantaggio della logica di spartizione del potere.
“La Speranza”:di cosa? Di continuare a nascondere gli intrighi ,”le parentopoli”, i debiti affibbiati alla comunità osimana? Di continuare a diffondere false affermazioni, l’idea della vittoria, di essere sempre primi. Primi di cosa? Vittoria di che cosa? Un Osimano in Regione? E allora? Manifesti ridicoli ed inutili. Ma quanto avrà speso per la campagna elettorale ?
Un grande della nostra terra ha scritto che la speranza è l’ultima a morire, ma, prima o poi, di fronte al vero, cade e inesorabilmente cede il posto al “nulla”. La grandezza dell’insegnamento leopardiano non può certamente essere recepita da chi cultura non ha, da chi non si rende conto che il suo far politica è un po’ come morire, e muore a poco a poco, perché intorno a sé non può esserci niente altro che il “sé”.
La città non ha bisogno di chi spera in non si sa cosa, la città ha bisogno di sicurezza, di certezze, può solo disprezzare chi considera gli incarichi pubblici ricompensa elettorale. L’Astea SPA è un’azienda importante, nel proprio settore di riferimento è la seconda nella Regione Marche, ed è anche società capofila di ben altre sette aziende operative. Fattura 60 milioni di Euro con 180 dipendenti e non può essere amministrata da un operatore ecologico, con licenza media inferiore, che, per sua stessa ammissione, non può presentare un curriculum idoneo all’espletamento dell’incarico che gli è stato conferito. Cosa altro si può aggiungere? Solo tanta vergogna. La vergogna è di chi decide, a noi rimane la rabbia, ma anche l’orgoglio e il coraggio di denunciare il vero, sperando, questo sì, in una nuova stagione politica dove l’etica e la trasparenza la facciano da padrone.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-05-2010 alle 19:35 sul giornale del 17 maggio 2010 - 2779 letture
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