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Cantiere biomasse a Cucchiarello: emessa ordinanza di sospensione lavori

3' di lettura 08/05/2010 - Segnalazioni che riguardavano l’avvio illegittimo del cantiere e diverse irregolarità, che il Comitato ha visto accogliere ufficialmente da parte dell’Ente pubblico solo dopo svariate e continuative segnalazioni nella giornata di sabato 24, in cui è ufficialmente intervenuta la Polizia Municipale per accertarne l’effettiva presenza.

Imprevisto e non privo di sorprese è stato l'inizio dei lavori del 19 aprile per la costruzione dell'impianto a biogas di Cucchiarello della società Covalm.

Imprevisto anche per lo stesso Comune di Osimo, che, infatti, è venuto a conoscenza dell'inizio dei lavori solo tramite le ripetute segnalazioni da parte del Comitato per la Val Musone.

Segnalazioni che riguardavano l'avvio illegittimo del cantiere e diverse irregolarità, che il Comitato ha visto accogliere ufficialmente da parte dell'Ente pubblico solo dopo svariate e continuative segnalazioni nella giornata di sabato 24, in cui è ufficialmente intervenuta la Polizia Municipale per accertarne l'effettiva presenza.

Ma per giungere ad un provvedimento di sospensione di lavori irregolari si sono dovute attendere ben 2 settimane dal loro avvio. Solo il 3 maggio e, si fa notare, a strada di imbocco praticamente realizzata, è venuto alla luce il provvedimento emesso dal Dirigente del Dipartimento del Territorio Ing. Frontaloni, con ordine di immediata sospensione dei lavori fino alla regolarizzazione della documentazione richiesta per legge. Sospensione apparsa non del tutto immediata visto che il giorno seguente i lavori sono proseguiti in tutta tranquillità e il cantiere è stato sgomberato solo nel tardo pomeriggio.

Il Comitato per la Val Musone fa notare che le motivazioni di segnalazione di cantiere illegittimo, tra l'altro riprese dal provvedimento del Dirigente del Dipartimento del territorio Ing. Frontaloni sono tutt'altro che lievi. Accertata, infatti, l'assenza di preventiva comunicazione d'inizio lavori al Comune di Osimo, a cui vanno ad aggiungersi altre inadempienze della società Covalm, tra l'altro citate nello stessa ordinanza sospensiva del Dipartimento del Territorio, ossia la mancanza della presentazione del DURC presso il Comune e la mancata presentazione della documentazione relativa alla normativa antisismica.

Cosa di non poco conto è inoltre la mancata presentazione del progetto esecutivo al Comune ed agli altri Enti previsti (Provincia di Ancona, ARPAM, ASUR Z.T. 7, Astea), per verificarne l'effettiva rispondenza alle prescrizioni dettate in fase autorizzativa.

Il Comitato per la Val Musone evidenzia, inoltre, che tra le prescrizioni vincolanti espresse dal Comune di Osimo vi era anche l'obbligo da parte della ditta di presentare i progetti esecutivi dell'opera almeno 30 giorni prima dell'inizio degli stessi lavori. Prescrizione ribadita tra l'altro nel decreto autorizzativo, in successivi documenti amministrativi, e ribadita il 14 Aprile, in una perentoria lettera dello stesso Comune.

Oltre a questo si aggiunge il fatto che la ditta ha iniziato i lavori costruendosi un accesso su strada comunale non formalmente autorizzato dal Comune, anzi, per il quale lo stesso Comune, nel procedimento amministrativo aveva dato parere contrario. Per finire la lista si fa presente che la ditta ha trafficato con mezzi pesanti per via Molino Guarnieri, altra strada per il cui utilizzo il Comune aveva dato parere sfavorevole.

Ecco il quadro: lavori iniziati irregolarmente, senza la regolare documentazione, ignorando le prescrizioni vincolanti ed impedendo così al Comune l'esercizio della funzione di vigilanza ai sensi del DPR 380/2001.

A fronte di evidenti e preoccupanti segnali di rimpalli di competenze e responsabilità tra Regione e Comune noi cittadini ci chiediamo: chi dovrebbe garantire la funzione di controllo sul territorio comunale? Cosa sarebbe avvenuto in assenza di alcuna nostra segnalazione? E' possibile che un cantiere, tra l'altro rilevante e da mesi nell'occhio del ciclone, possa partire con svariate irregolarità e continuare ininterrottamente per più di due settimane senza che nessuno dica niente e gli Enti preposti al controllo facciano finta di nulla?


Se non è stata fatta rispettare la prima delle prescrizioni vincolanti dettate dal Comune, che ne sarà delle altre che dovranno garantire la salute dei cittadini residenti intorno all'impianto?








Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-05-2010 alle 10:19 sul giornale del 10 maggio 2010 - 2051 letture

In questo articolo si parla di attualità, osimo, casenuove, biogas, cucchiarello, Comitato Valmusone, energie alternative, polzia municipale





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