utenti online

Polo commerciale di via Molino Basso: saranno 5 gli edifici più l\'Ipersimply

1' di lettura 08/02/2010 - Saranno circa quindici le attività commerciali e artigianali che troveranno posto nel nuovo polo commerciale suddivise tra cinque edifici del tutto distinti, ciascuno di superficie obbligatoriamente inferiore ai 2.500 mq e separati l\'uno dall\'altro per una distanza di almeno dieci metri.

Saranno circa quindici le attività commerciali e artigianali che troveranno posto nel nuovo polo commerciale suddivise tra cinque edifici del tutto distinti, ciascuno di superficie obbligatoriamente inferiore ai 2.500 mq e separati l\'uno dall\'altro per una distanza di almeno dieci metri. Gli edifici saranno disposti a forma di L attorno al supermercato e già è stato rilasciato il permesso a costruire per il primo di essi. \"Non siamo di fronte a un complesso che possa essere catalogato come centro commerciale. -spiega l\'ing. Ermanno Frontaloni dirigente comunale del dipartimento del territorio descrivendo il progetto e rispondendo alle osservazioni di Confcommercio- \"Si tratta di una superficie occupata da medio piccole strutture di vendita che non supereranno le dimensioni stabilite per legge e avranno ciascuna il proprio accesso all\'esterno incluso un parcheggio riservato nello spazio che sarà adibito alla sosta dei veicoli.\" Francesco Pirani, vicesindaco e assessore alle attività produttive commenta: \"Non credo che questo nuovo polo commerciale entrerà in competizione con gli esercizi del centro storico. Ogni esercizio ha identità e un target precisi e non prevedo una conflittualità. Sta alla capacità dei singoli coltivare le proprie peculiarità e renderle appetibili sul mercato. Se ci si lascia andare, l\'omogeneità dell\'offerta porta necessariamente i consumatori a orientarsi secondo un criterio di pura comodità.\"





Questo è un articolo pubblicato il 08-02-2010 alle 23:55 sul giornale del 09 febbraio 2010 - 3448 letture

In questo articolo si parla di attualità, michela sbaffo, francesco pirani, ermanno frontaloni





logoEV
logoEV