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Saraceni (Osimo Ambiente): \'Conoscevo quella quercia da 15 anni\'

3' di lettura 04/02/2010 -
Mo\' ve la racconto io, perchè la so tutta. Conosco quella quercia (area \"Teatro degli Aironi\"-Parcheggio dell\'aulaverde) da almeno 15 anni. Ho cercato di liberarne il tronco dall\'edera (che aveva capito il suo declino vitale e ne stava accelerando la fine come normalmente e correttamente capita in natura) più volte.


Ormai si sa. Fa più rumore una quercia che cade di quanto ne faccia una foresta che cresce.
Leggo da \"Vivere Osimo\" la denuncia a largo raggio del consigliere Pirani (Pdl) contro ladri-assassini di querce secolari, \"ambientalisti\" distratti e Uffici comunali inadempienti. Oh perbacco! Quasi farei un monumento all\'attento, appassionato, innamorato di querce secolari. Il piedistallo non manca: quel che resta del tronco della quercia che fu.

Mo\' ve la racconto io, perchè la so tutta.
Conosco quella quercia (area \"Teatro degli Aironi\"-Parcheggio dell\'aulaverde) da almeno 15 anni. Ho cercato di liberarne il tronco dall\'edera (che aveva capito il suo declino vitale e ne stava accelerando la fine come normalmente e correttamente capita in natura) più volte. Ci hanno provato anche altri frequentatori abituali della zona. Invano. Moribonda da anni, morta definitivamente almeno un anno fa. Diventata spada di Damocle molto, troppo pericolosa. Già a settembre 2008 alcune persone interessate e adeguatamente attrezzate mi hanno contattato per conoscere i percorsi da seguire e i referenti istituzionali cui rivolgersi.

Il Corpo Forestale dello Stato ha rinviato la competenza all\'Uff.Tecnico del Comune, il cui \"braccio\" sembra essere la Geos-Maver. Mi sono interessato presso l\'Uff. Tecnico, il sindaco di allora Latini, poi presso il nuovo assessore Antonelli perchè quella quercia (come un\'altra in via Capanne, Aula R come Rifiuti, svuotata da cerambici e calabroni e ormai moribonda) fosse messa in sicurezza e avviata velocemente a \"degna sepoltura\". Parole e inchiostro al vento. Come al vento son finite le mille parole e i litri d\'inchiostro sparsi nel corso degli anni perchè delle querce presenti nel ns territorio si facesse censimento e ci si prendesse puntuale, efficiente ed efficace cura prima che diventassero, una dopo l\'altra, pericolo o legna da ardere. Figùrati se non c\'era altro di meglio su cui spendere \"opera et impensa\"!

Infine qualcuno (non so chi) ha sentito il dovere di telefonarmi per dire che, avuta la debita autorizzazione, stava procedendo all\'abbattimento completo dell\'ex-quercia (già capitozzata almeno un mese prima). Nulla da obiettare, per quanto mi riguarda. Era purtroppo l\'esito obbligato e naturale, per quanto spiacevole.

Un appello, l\'ennesimo, ai cittadini che non vogliono perdere la ricchezza incalcolabile che le querce rappresentano per il paesaggio, l\'assetto idrogeologico, la qualità dell\'aria, gli ecosistemi...perchè prendano coscienza viva e attiva e costringano le istituzioni competenti (in tutt\'altre faccende affaccendate) a fare il loro dovere prima che sia troppo tardi. La situazione è davvero drammatica: basta dare uno sguardo ai tronchi avvolti da edere e/o vitalbe e alle estremità apicali dei rami, piene di seccumi.


Ezio Saraceni


   

da Ezio Saraceni
presidente Osimoambiente




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-02-2010 alle 19:58 sul giornale del 05 febbraio 2010 - 1747 letture

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