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Osimo in Comune: \'Edilizia e crisi, i nodi vengono al pettine\'

2' di lettura 28/01/2010 - I nodi vengono al pettine. In questa battuta c\'è la più realistica interpretazione dei dati forniti dalla Cna e relativi alle maggiori difficoltà della piccola impresa edile di Osimo (insieme a Castelfidardo), mosca bianca rispetto al panorama regionale.

I nodi vengono al pettine. In questa battuta c\'è la più realistica interpretazione dei dati forniti dalla Cna e relativi alle maggiori difficoltà della piccola impresa edile di Osimo (insieme a Castelfidardo), mosca bianca rispetto al panorama regionale. Se nella nostra città, il rapporto tra aziende aperte ogni una che ne viene chiusa è significativamente inferiore alla media delle Marche, non è per puro caso. Ancora una volta, emergono le conseguenze di dieci anni di governo autoritario e fondato su pratiche clientelari da parte delle Liste Civiche, dove la speculazione edilizia rappresenta l\' \"opera\" più evidente lasciata in eredità al comune di Osimo dall\'amministrazione Latini.



Il quadro descritto dalla Cna, emerge a causa di una politica ambientale ed urbanistica pianificata contro lo sviluppo dell\'economia locale e familiare, rea non soltanto di aver devastato il paesaggio, ma soprattutto di aver favorito grandi imprese edili e comunque le aziende dei soliti amichetti o meglio sarebbe dire furbetti. Escludendo così tanti piccoli artigiani del territorio dalle possibilità di lavoro. Un\'offerta di lavoro non più recuperabile, soffocata da quella saturazione cementizia della terra, che ha prodotto quasi duemila appartamenti sfitti.



\"Osimo in Comune\" torna a proporre il blocco delle costruzioni - in favore di un territorio che sarà per sempre vulnerabile e soggetto a inondazioni - e la riconversione edilizia - in favore degli artigiani - che dovrà prevedere numerosi interventi di ristrutturazione di abitazioni secondo le linee guida della bioedilizia, nel rispetto di un\'economia che non può ignorare ulteriormente l\'etica ecologica. E anche in quei pochi interventi di matrice ambientalista messi in atto, l\'amministrazione ha adottato un ulteriore provvedimento anti-economico, come nel caso dei pannelli solari giganti.



I quali, oltre ad occupare terreno prezioso allo sviluppo dell\'agricoltura - dove la promozione della filiera corta e della vendita diretta nei mercati diventano pratiche sempre più funzionali di fronte alle prospettive di una forte crisi e della continua perdita del potere d\'acquisto - sono un\'ulteriore buco che risucchia possibilità di lavoro. Infatti, attraverso la concertazione con gli artigiani del settore, un comune vicino ai cittadini, dovrebbe promuovere l\'installazione domiciliare di pannelli solari, generando ulteriori possibilità di lavoro.

\"Osimo in Comune\"


   

da Osimo in Comune




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-01-2010 alle 19:48 sul giornale del 29 gennaio 2010 - 3167 letture

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