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Basket: Sandro Castorina e il futuro del settore giovanile della Robur

5' di lettura 27/01/2010 - Ad una settimana dall\'investitura di responsabile tecnico del settore giovanile Robur Basket Osimo, ecco l\'intervista a Sandro Castorina.

Sandro, una carriera di allenatore che ha avuto come apice l\'esperienza a Montegranaro dove oltre ad aver conquistato una promozione in legadue come assistente allenatore di Stefano Pillastrini ti ha visto anche responsabile tecnico del progetto giovani Sutor con diverse apparizioni alle finali nazionali, cosa ti ha spinto a ricominciare da Osimo?

Osimo è sicuramente una piazza storica della pallacanestro marchigiana e poter lavorare in una società così importante come la Robur è per me molto stimolante. Pur avendo avuto sempre un occhio di riguardo sull\'attività giovanile, credo che Osimo non abbia ancora espresso tutte le proprie potenzialità e che ci siano tutte le condizioni per poter fare bene. Devo ringraziare la Società nelle figure del Presidente Torcianti ed del Responsabile del Settore giovanile Carbonetti per la fiducia accordatami ed il Sig. Bianconi che per primo ha dimostrato stima ed apprezzamento nei miei confronti, affidandomi già a settembre, la responsabilità tecnica del Centro Minibasket.


Quali sono gli obiettivi proposti dalla società nei prossimi anni?

In questo programma a medio e lungo termine, attraverso una maggiore responsabilizzazione dei ruoli, la società mi ha espressamente chiesto di cercare di creare giocatori che al termine dell\'attività giovanile siano in grado di competere fisicamente e tecnicamente ad alto livello, o in secondo luogo siano in grado di giocare nei campionati minori (B, C dilettanti, C e D regionali) in modo di poter recuperare gli investimenti effettuati.


Credi che ad Osimo ci siano i mezzi per aumentare il movimento cestistico e coinvolgere maggiormente gli osimani che ultimamente sembrano essersi un po\' allontanati?

Il momento storico e sociale è molto delicato a tutti i livelli. Indipendentemente dai successi sportivi, dobbiamo difendere un patrimonio così importante come la Robur, investendo sui giovani in attesa che arrivino tempi migliori. Qui c\'è una tradizione cestistica di primo piano che non va aumentata, ma risvegliata attraverso una programmazione a lungo termine. In tal senso la mia investitura come Responsabile tecnico del Settore Giovanile credo che sia da considerarsi il primo passo della società in questa direzione.


Ormai per avere delle squadre competitive a livello regionale bisogna cercare di reclutare anche al di fuori delle propria mura cittadine, ti trovi d\'accordo con questa politica di reclutamento?

Sono pienamente d\'accordo, a patto che tutto passi attraverso la collaborazione con società limitrofe. Con il tempo e con l\'aiuto di tutti, vorrei far diventare il nostro settore giovanile un punto di riferimento tecnico per le altre società che avranno il piacere e non la costrizione di rivolgersi a noi per la crescita dei loro atleti. Io credo che il successo del mio operato si potrà anche verificare quando e come avremo instaurato questo tipo di collaborazioni.


Quali sono i valori umani che cerchiamo di trasmettere ai ragazzi del settore giovanile Robur Osimo?

Fondamentale è infondere una cultura del lavoro attraverso professionalità e competenza, cercando di trasmettere il rispetto reciproco, l\'onestà ed il senso di appartenenza. Prima che istruttori siamo degli insegnanti è dobbiamo assolutamente essere dei punti di riferimento per i nostri ragazzi.


Che cosa dovrebbe spingere un bambino, un ragazzo, a frequentare gli impianti del Geodetico o del Palabaldinelli?

Il nostro è un ambiente sano e familiare e anche molto professionale, dove tutti, dal più bravo al meno capace, si sentono partecipi di un progetto e vi si riconoscono, non esclusivamente come atleti, ma anche come essere umani. Il loro coinvolgimento è così totale, e così indipendentemente dai risultati sportivi, che i nostri ragazzi, hanno la possibilità, lungo il percorso dell\'attività giovanile di costruire quei prerequisiti fondamentali a cui potranno affidarsi quando saranno più grandi


Sicuramente assumere la carica di responsabile tecnico a stagione già in corso non è di facile gestione, come ti sei organizzato? Anche in rapporto al lavoro che gli allenatori hanno impostato a inizio anno?

In questa seconda parte di stagione l\'obiettivo primario che mi sono dato è quello di unificare e qualificare il lavoro tecnico e fisico dell\'intero settore giovanile, in modo di avere una continuità didattica negli anni, indipendentemente dagli allenatori e dai gruppi che avremo a disposizione. Tutti gli allenatori hanno dimostrato massima disponibilità nel collaborare con il sottoscritto e questo non farà altro che agevolare il nostro lavoro; abbiamo condiviso gli obiettivi tecnici da raggiungere a medio e lungo termine cercando di aumentare la rilevanza dell\'aspetto fisico. In tal senso stiamo sottoponendo i ragazzi a tests fisici e contiamo a breve, di schedare tutti i nostri atleti con informazioni personali e rilievi antropometrici. Ci stiamo anche organizzando per segnalare e poi reclutare atleti interessanti della zona che possano nella prossima stagione sportiva integrare e maggiormente qualificare i nostri gruppi U. 15, U. 17, U. 19:


Uno sguardo al futuro Robur?

Considero questa stagione sportiva un po\' come l\'anno Zero, sia a livello di 1^ squadra, che a livello giovanile. La Robur ha tantissime potenzialità, dobbiamo solo tutti collaborare,( società, staff e sostenitori) per fare in modo che si possano esprimere in tutta la loro forza. Per questo credo che il futuro non possa essere altro che roseo. Area comunicazioni settore giovanile Robur Osimo


Da Area Comunicazione G.S. Robur Basket Osimo




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-01-2010 alle 15:13 sul giornale del 28 gennaio 2010 - 2150 letture

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