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Impianto biomasse: contestati procedura di autorizzazione e localizzazione

2' di lettura 15/12/2009 - Si dicono a favore delle energie rinnovabili, ma quell\'impianto a biomasse posto in mezzo alla loro valle fiorente di colture ortofrutticole proprio non lo vogliono. Per molti dei residenti nella località Cucchiarello il progetto della COVALM (Consorzio Ortofrutticolo Valli delle Marche) rappresenta un possibile danno agli affari oltre che un\'incognita sulla qualità della vita.

Si dicono a favore delle energie rinnovabili, ma quell\'impianto a biomasse posto in mezzo alla loro valle fiorente di colture ortofrutticole proprio non lo vogliono. Per molti dei residenti nella località Cucchiarello il progetto della COVALM (Consorzio Ortofrutticolo Valli delle Marche) rappresenta un possibile danno agli affari oltre che un\'incognita sulla qualità della vita. E hanno manifestato lunedì sera il proprio dissenso davanti a Francesca Colonnelli (presidente COVALM), al vicesindaco Francesco Pirani, all\'assessore Sandro Antonelli, ai tecnici Gianni Recchia e Mauro Mazzio della ditta costruttrice Schmack Biogas srl convocati per presentare il progetto nel dettaglio.


Sono due i motivi principali delle contestazioni: la procedura di autorizzazione e la localizzazione scelta.




L\'impianto di Cucchiarello non è soggetto a V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale) e ha ottenuto dalla Regione tutte le autorizzazioni necessarie tramite il sistema dell\'autorizzazione unica che comprende pareri ASUR, Asl e dei Vigili del Fuoco. Sarà però a breve discussa e proprio dal Consiglio Regionale una delibera che imporrà agli impianti biogas una nuova serie di accertamenti e procedure al fine del rilascio dell\'autorizzazione. Per questo alcuni residenti chiedono che si riapra l\'iter e che l\'impianto venga sottoposto alla normativa a breve in vigore. Altri puntano il dito sulla scelta del sito: temono che l\'impianto sia fonte di cattivi odori, rumore, traffico e che questo, oltre a rovinare la tranquillità dell\'area, influisca sulla vendita diretta dei propri prodotti ortofrutticoli. Dopo una prima localizzazione in via Gattuccio, poi decaduta a causa della forte pendenza del terreno, è stata indicata l\'area di Cucchiarello prima a ridosso di via Albanelli, poi leggermente più a nord, a metà strada tra le vie Albanelli e Jesi, entrambe le quali fungeranno da accesso. I tecnici hanno rassicurato che l\'impianto non darà luogo a emissioni nocive, e non vi sarà pericolo di cattivi odori o di rumori: la trasformazione degli elementi organici (per lo più insilato di mais, pochi liquami) in biogas, un composto di metano e anidride carbonica, avviene senza ossigeno e in vasche e silos sigillati







Questo è un articolo pubblicato il 15-12-2009 alle 23:55 sul giornale del 16 dicembre 2009 - 3512 letture

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