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Castelfidardo: Travaglio trascina la folla fino all\'una di notte

2' di lettura 28/08/2009 - Un fiume in piena, mercoledì sera, il “Promemoria” di Marco Travaglio, che si è concluso con il pieno di applausi poco dopo l\'una di notte, al Parco delle Rimembranze di Castelfidardo, che ha registrato il tutto esaurito, con 1100 posti a sedere e molta gente rimasta in piedi.

Un fiume in piena, mercoledì sera, il “Promemoria” di Marco Travaglio, che si è concluso con il pieno di applausi poco dopo l\'una di notte, al Parco delle Rimembranze di Castelfidardo, che ha registrato il tutto esaurito, con 1100 posti a sedere e molta gente rimasta in piedi.



Le sue parole, alternate alle musiche di Valentino Corvino e Fabrizio Puglisi, a brani registrati di conversazioni autentiche, hanno tracciato il quadro di “15 anni di storia italiana ai confini della realtà”, dal 1992 in poi, come recita il sottotitolo dello spettacolo. La voce pacata del giornalista, con la scena riempita solo da tre cubi bianchi, ha sciorinato in oltre tre ore di spettacolo fatti ed aneddoti sul teatrino della politica, velando il racconto di una sottile ironia, premiata dagli applausi scroscianti del pubblico e da sonore risate.



Accuse e contestazioni ben precise alla classe dirigente attuale, colpendo tutto il variegato arco politico da destra a sinistra, sono state espresse in una serie di quadri narrativi, a partire dalle vicende di Tangentopoli, la stagione delle stragi di mafia e la discesa in campo del Cavaliere. Su Berlusconi si accendono poi i riflettori di un racconto minuto, che fa riferimento anche alle vicende processuali collegate al premier. Si passa all\'alternanza di governi berlusconiani e della sinistra “da inciucio” fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui si segna l\'involuzione irreversibile “di un regime corrotto”, in cui denuncia Travaglio il costo della corruzione per la società italiana è triplicato dai tempi di Tangentopoli. In una sorta di epilogo, il pensiero va ai “grandi vecchi, che vi avevano avvertito, inascoltati”, come Biagi, Silos Labini, Montanelli e altri.


Al fluire del discorso fa da contrappunto la cornice musicale, che con efficacia sottolinea e raccorda i passaggi tra i quadri. La vena critica di Travaglio, che ha causato molte querele ed inimicizie all\'autore de “L\'odore dei soldi”, unita alla sua sistematica visione della realtà italiana, danno allo spettacolo un orizzonte conoscitivo molto rigido, ma che riesce comunque ad avere grande presa sul pubblico. Al termine, il giornalista ha annunciato la nascita del suo giornale, “Il fatto quotidiano”, spiegando che “non avremo nessun padrone”, mentre sarebbero già 21 mila gli abbonati fan di un\'informazione “davvero alternativa”.


Lo spettacolo è stato prodotto da Promo Music, le scene ed i costumi sono di Rosanna Monti, le luci di Stefano delle Piane, le musiche dal vivo di C-Project.





Questo è un articolo pubblicato il 28-08-2009 alle 18:04 sul giornale del 28 agosto 2009 - 1109 letture

In questo articolo si parla di cultura, castelfidardo, marco travaglio





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