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Addizionale Iva sui rifiuti: interviene il Rimborsodepurazione

euro 2' di lettura 20/08/2009 - Non volevo intervenire sulla vicenda dell\'addizionale IVA non dovuta sulla tassa dei rifiuti, ma poichè mi sento chiamato in causa quale presidente del comitato Rimborsodepurazione, respingo al mittente le accuse di avere creato false promesse.

Ricordo che a seguito della sentenza 335 del 10/10/08 della Corte Costituzionale e della successiva legge di conversione del 27/02/09, i gestori del servizio idrico integrato hanno l\'obbligo di rimborsare dal 01 ottobre \'09 agli utenti quanto da questi pagato quale canone di depurazione in assenza del servizio stesso. Secondo voi, se le Aziende non rispetteranno la sentenza della Corte Costituzionale e la Legge ora in vigore, i cittadini staranno a guardare o ricorreranno in giudizio contro chi per legge è preposto a rimborsarli? Costituendo il comitato Rimborsodepurazione ho semplicemente fatto il mio dovere di libero cittadino informando della possibilità di ottenere un rimborso in caso che il servizio di depurazione delle acque reflue non sia stato effettivamente erogato. Queste non sono battaglie politiche bensì sono battaglie civili per la trasparenza dei diritti del cittadino.


Su questi temi, a Roma, destra e sinistra sono uniti contro i diritti sanciti dalla Corte Costituzionale e personalmente trovo paradossale che un movimento civico nato dai cittadini non si adoperi in difesa dei propri legittimi diritti. Non sono contro l\'ASTEA che reputo una possibile risorsa per noi Osimani, soprattutto quando concentra le risorse nel settore delle energie rinnovabili o nelle bioenergie dimostrando lungimiranza strategica, bensì esigo LEGITTIMAMENTE il rispetto delle leggi e delle sentenze respingendo al mittente gli inutili sarcasmi o le minacce. Il capogruppo del PD osimano sbaglia clamorosamente rivolgendosi al Sindaco di Osimo come se fosse il Premier Italiano investendolo di poteri a lui non consoni nel trattare temi di natura nazionale come l’IVA.


Inoltre l’Astea S.p.a. è dotata di un proprio C.d.a. e di un ufficio legale al quale è possibile rivolgere richieste di chiarimenti ed orientamenti in merito. L\'addizionale Iva che proprio per sua natura è una partita di giro non grava sul bilancio delle aziende e non produce utili, può quindi tranquillamente non essere applicata agli utenti (che risparmiano in bolletta) essendo successivamente esentati dall\'obbligo di versarla al Fisco. Finchè il governo non emenderà un apposito decreto, allo stato attuale, l\'applicazione dell\'IVA alla tassa rifiuti è un\'illecito e non va applicata.


   

da Pierluigi Agostinelli
Presidente Comitato Quelli che Risparmiano 





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-08-2009 alle 17:27 sul giornale del 20 agosto 2009 - 3514 letture

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